11 Settembre 2025
Perché lui è lì per me. Giorgio Armani è eterno. Ha tracciato una linea di stile che rimarrà molto a lungo nel tempo.
Ed è bello che questa continuità che lui ha voluto dare, che lui ha pensato, che ha programmato come sempre, senza lasciare nulla al caso, diventa una presenza importante anche in questa settimana della moda.
Sono felice che ci sia il suo evento, della sua guida nella moda italiana, perché lui è e sarà un punto di riferimento di chi adesso sarà al timone e tiene la barra dritta.
Io credo che ci sono poi tanti altri nostri bravissimi designer e imprenditori che continuano, ognuno sulla sua strada, e che sono molto rilevanti, per fortuna.
Rimane il suo messaggio e il suo messaggio rimane forte. È un messaggio che, ripeto, non si dimentica ed è un messaggio che sicuramente ci portiamo tutti avanti.
Armani ci ha insegnato anche una maniera di essere, di reagire di fronte a certe cose.
Io credo che tutti i nostri grandi imprenditori e designer abbiano dimostrato tanto affetto per Giorgio Armani e in qualche maniera le cose che vengono trasmesse vanno avanti, in maniera spesso sottile, spesso non sappiamo come, ma io credo che la moda abbia questa grande capacità di mettere a sistema tutto quello che è positivo e tutte le cose belle e positive di Armani sono lì per noi e rimangono per noi, nella nostra bella industria.
Nel 2025 segnamo un meno quattro per cento e anche l'export fa fatica a causa di tutta la situazione internazionale.
Di che cosa ha bisogno la moda adesso? Io credo che noi abbiamo bisogno di lavorare sulla creatività, perché è quello che ci rende diversi da tutti gli altri, e la creatività parte dalla materia prima e dalla ricerca stilistica. Da tutto quello che si fa per cercare di innovare.
Noi ogni stagione ripensiamo le collezioni, ricreiamo, ecco questo è una parte del lavoro del quale spesso ultimamente forse non ne abbiamo parlato abbastanza.
È un aspetto del lavoro importante, siamo noi che dettiamo poi le mode per tutto il mondo.
Anche tutti i brand di fast fashion si ispirano ai nostri marchi, ma siamo noi quelli che creiamo, che inventiamo.
Ecco, dobbiamo rafforzare ancora di più quell'aspetto, essere più vicini a raccontarlo alla gente, perché è importante ritrovare proprio una vicinanza con le persone e farlo attraverso la creatività.
Mai come oggi poi è importante che il sistema sia coeso, cioè dobbiamo ognuno fare la sua parte.
Non solo i brand, ma tutte le associazioni, il governo, la stampa, la comunicazione.
Dobbiamo essere tutti coesi, perché oggi è il tempo anche di essere un pò orgogliosi della forza del nostro Paese.
Ed è il tempo in cui tutti insieme dobbiamo contribuire a creare questa forza e a raccontarla.
In un momento in cui comunque la moda italiana è un pò sotto, anzi molto sotto attacco, secondo me, non è bello che all'interno del nostro sistema stesso ci siano posizioni non condivise, non coerenti e non a favore del sistema.
Io credo che i marchi stiano dando una grande dimostrazione di unione, ma questa unione va diffusa, va raccontata e comunicata questa nostra capacità di fare rete, di essere insieme, e devono farlo anche tutti coloro che partecipano al settore, a partire dalla comunicazione fino al governo.
La moda non dobbiamo salvarla, perché la moda grazie a Dio si salva da sola.
È la seconda industria italiana. Il 5,5% del nostro PIL è fatto dalla moda, quindi anche grazie alla moda, grazie a quello che fa per il paese, grazie alle 200.000 famiglie che vivono di questo mestiere, facendolo con orgoglio sia nell'industria che nel terziario.
E bisogna dire grazie quindi alla moda. Cerchiamo quindi di contribuire al successo di questa nostra industria mettendoci dentro ognuno un pochettino del suo.
La moda sarà presente a tutto il resto. La moda è sempre stata trasversale, c'è la moda in senso stretto e poi c'è il concetto allargato dell'Italia e dell'Italian style.
Oggi non si può più parlare di moda pensando solo a una giacca o una borsa.
Oggi, quando parliamo di moda parliamo poi di uno stile, di un di un sistema di valori.
Ecco, ogni azienda e ogni marchio rappresentano quei valori e quindi anche se ogni brand continuerà a fare il suo lavoro, lo farà in modo di rappresentare quel sistema di valori che è alla base ai valori dell'Italia e del Made in Italy, del saper fare, della creatività, della sostenibilità e del rispetto delle persone.
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