29 Agosto 2025
Lo scorso 21 agosto la Commissione europea ha pubblicato il “Joint Statement on a United States-European Union framework on an agreement on reciprocal, fair and balanced trade”, un testo che definisce i principali dettagli dell’accordo commerciale raggiunto dalle amministrazioni Usa e Ue.
"È evidente che le tariffe doganali continueranno a essere una realtà con cui le imprese dovranno continuare a confrontarsi", commenta Pier Paolo Ghetti, Global Trade Advisory Leader di Deloitte Italia. "In questo scenario è fondamentale che le aziende sviluppino una cultura della consapevolezza doganale per rivedere le catene del valore globali orientandole verso maggiore flessibilità e resilienza. L’obiettivo è contenere i rischi e preservare la competitività nei mercati internazionali".
Ma quali sono le novità del testo pubblicato dalla Commissione Europea? "Sebbene il testo rappresenti ancora un accordo politico in fase di definizione, chiarisce alcuni punti di interesse per le imprese europee", spiega Ghetti. Innanzitutto, "gli Stati Uniti si sono impegnati ad applicare ai prodotti originari dell’Ue l’aliquota tariffaria più elevata prevista tra la clausola della nazione più favorita (“MFN clause”) e l’aliquota fissa del 15%. Dal primo settembre, inoltre, sarà applicata la tariffa convenzionale MFN a una lista di beni Ue specifici, tra cui alcune risorse naturali, aeromobili e loro parti, oltre a prodotti farmaceutici generici e precursori chimici. La lista potrà essere ampliata nel tempo a favore di ulteriori settori e prodotti", dice il Global Trade Advisory Leader di Deloitte.
"Inoltre, l'aliquota tariffaria applicata dagli Stati Uniti a talune merci Ue soggette alle misure di cui alla Section 232 – come prodotti farmaceutici, semiconduttori e legname – non eccederà il 15%. L’Unione Europea, in cambio, si è impegnata ad eliminare le tariffe sui beni industriali statunitensi e a fornire un accesso preferenziale al mercato per un’ampia gamma di prodotti ittici e agricoli, tra cui frutta a guscio, latticini, frutta e verdura fresca", spiega Ghetti.
Ma quando si attiverà l’aliquota al 15%? "Già ora per i prodotti soggetti a un’aliquota MFN pari o superiore al 15%, non vengono applicate ulteriori tariffe. Per i prodotti con aliquota MFN inferiore al 15%, viene invece applicata una tariffa complessiva del 15%. Per quanto riguarda il settore automotive, solo quando l'Ue presenterà formalmente la proposta legislativa per attuare le riduzioni tariffarie di cui sopra, gli Stati Uniti ridurranno al 15% complessivo le tariffe sulle automobili e loro componenti", chiarisce il Global Trade Advisory Leader di Deloitte.
"Va sottolineato che il quadro negoziale, sebbene ancora non del tutto definito, garantisce maggiore certezza per le imprese. Di conseguenza, risulta essenziale valutare l’adozione di strategie di pianificazione doganale accurate e proattive. In base ai propri flussi commerciali, le aziende possono valutare l’uso di strumenti quali il “duty drawback” per il rimborso dei dazi, la “first sale rule” o azioni di riallocazione produttiva per cogliere i benefici dell’accordo in via di definizione", conclude Ghetti.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia