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Revo accelera la crescita, l'Ivass approva +44 punti di Solvency Ratio, ora al 240%; piano industriale 2026-2028 in preparazione

Revo, con il via libera dell'Ivass alla personalizzazione del Solvency II, rafforza la solidità finanziaria e punta a una crescita sostenibile, mentre si prepara all'assemblea degli azionisti del 28 aprile per il rinnovo del board e la valutazione di future strategie

06 Febbraio 2025

Revo accelera la crescita, l'Ivass approva +44 punti di Solvency Ratio, ora al 240%; piano industriale 2026-2028 in preparazione

Revo accelera la crescita, l'Ivass ha approvato l'utilizzo di parametri specifici per il Solvency II; la personalizzazione del calcolo dell’indice di solvibilità, in particolare per il ramo cauzioni ereditato dall’acquisizione di Elba, consentirà alla compagnia di assicurazioni di guadagnare 44 punti nel Solvency Ratio, portandolo al 240%. Questa revisione delle metriche, rispetto alla formula standard applicata a tutte le assicurazioni, libera risorse preziose per sostenere la crescita della società, che ha puntato fin dall’inizio sull’innovazione, soprattutto nel segmento delle polizze parametriche.

Nuovo piano industriale e prospettive di crescita

L’ok dell'Ivass arriva in un momento strategico, mentre il management sta lavorando al nuovo piano industriale triennale 2026-2028, che dovrebbe essere presentato entro il prossimo autunno. Nel frattempo, i risultati del 2024 sembrano confermare gli obiettivi prefissati: 300 milioni di euro di premi e 20 milioni di utile.

Questi risultati aprono la strada a un possibile aumento del dividendo, che nel 2023 è stato di 8 centesimi per azione. Con il rafforzamento del Solvency Ratio, che ora si attesta al 196% (quasi il doppio del minimo richiesto), l’azienda ha la solidità finanziaria necessaria per incrementare la cedola agli azionisti nel 2025.

Titolo in crescita e interesse degli investitori

Sul fronte dei mercati, il titolo Revo, insurtech lanciata nel maggio 2021 da Alberto Minali, ha mostrato una ripresa significativa. Dopo essere rimasto al di sotto dei 10 euro dalla quotazione del 2021, recentemente ha superato quota 12 euro (+0,4%), toccando anche un massimo di 12,5 euro nelle settimane precedenti. Questo andamento potrebbe essere stato incentivato dalle voci di un possibile interesse di nuovi investitori, in particolare esteri. Attualmente, la maggioranza delle azioni Revo è detenuta dal management, che ha un lock-up in scadenza a novembre 2026. Tuttavia, con l’approvazione del nuovo piano industriale, si sta valutando un’estensione fino al 2028, un segnale di stabilità per il mercato. Tra i principali azionisti figurano Revo Advisory (6,47%), Fondazione Cariverona (6,45%), Scor e Vittoria Assicurazioni (entrambi al 6,39%), oltre a Annabel Holding e Technogym, che detengono quote intorno al 2%.

Verso l’assemblea di aprile

In vista dell’assemblea degli azionisti del 28 aprile, che dovrà rinnovare il board, la società resta contendibile. Revo non presenterà una lista del consiglio, ma starebbe valutando altre ipotesi per garantire la continuità della gestione e rafforzare la fiducia degli investitori.

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