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Fincantieri, le opzioni per la carica di Presidente: Biagio Mazzotta in pole, seguito da Giuseppe Cossiga e il Generale Teo Luzi, oltre all'ipotesi Claudio Gemme; la decisione sul tavolo di Meloni

Primo della lista Biagio Mazzotta per la guida di Fincantieri dopo il suicidio di Graziano; nel frattempo l'Ad Folgiero ricopre temporaneamente la carica

30 Giugno 2024

Fincantieri, in pole per la carica di presidente Biagio Mazzotta, Cossiga, il Generale Teo Luzi e Claudio Gemme;la decisione sul tavolo di Meloni

Attualmente, Biagio Mazzotta, Ragioniere Generale dello Stato, è considerato il favorito per la carica di nuovo presidente di Fincantieri, dopo la morte del Generale Claudio Graziano. Diventare presidente del colosso della cantieristica navale, significherebbe lasciare la carica di Ragioniere che potrebbe essere ricoperta da Daria Perrotta, capo del Servizio legislativo del Mef, diventerebbe la prima donna a ricoprire la carica, oppure da Luigi Federico Signorini, direttore generale della Banca d'Italia e presidente dell'Ivass.

In questo contesto di incertezza, oltre a Mazzotta, emerge anche il nome di Giuseppe Cossiga, attuale presidente dell'Aiad (Federazione Aziende Italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la Sicurezza), considerato dalla premier Giorgia Meloni per la sua solida esperienza politica e manageriale.

L'Amministratore delegato di Fincantieri, Pierroberto Folgiero, ha dichiarato durante la Ceo Conference di Mediobanca che la decisione sulla presidenza è nelle mani dell'azionista principale, Cdp (Cassa Depositi e Prestiti), insieme al Ministero della Difesa e al sistema industriale. Folgiero ha precisato che la dirigenza di Fincantieri non interverrà direttamente in queste scelte. Nel frattempo, le responsabilità di Graziano sono state redistribuite all'interno del consiglio di amministrazione. Folgiero ha assunto temporaneamente la supervisione e il coordinamento del sistema di controllo interno e delle attività di sviluppo e governo del sistema di security aziendale, mentre il coordinamento della funzione di internal audit rimane sotto il controllo del consiglio di amministrazione.

Fincantieri, che si prepara a un aumento di capitale sul mercato - fino a 400 milioni di euro, più altri 100 milioni legati a warrant abbinati alle nuove azioni - ha risposto prontamente alla crisi di governance, ma la ricerca del nuovo presidente è ora una priorità. La decisione finale spetterà a Cdp e al Tesoro. Dato il ruolo strategico di Fincantieri per lo Stato, il dossier sarà esaminato anche a Palazzo Chigi e dal Ministero della Difesa, guidato da Guido Crosetto, uno dei principali clienti delle navi militari prodotte da Fincantieri.

Tra i candidati in lizza, oltre a Mazzotta e Cossiga, c'è anche il comandante generale dell'Arma dei Carabinieri, Teo Luzi. Il candidato ideale dovrà essere una figura istituzionale di alto profilo, con standing internazionale, capace di garantire credibilità al gruppo sia a livello nazionale che internazionale, seguendo l'esempio di Graziano.

Un altro nome considerato è quello di Claudio Gemme, attuale presidente di Fincantieri Infrastructure. Gemme, manager di grande esperienza, conosce a fondo la realtà aziendale e ha ricoperto vari incarichi prestigiosi nel settore industriale italiano e internazionale. La sua nomina è supportata da diversi esponenti dell'esecutivo, che vedono in lui una figura chiave per il futuro dell'azienda.

Con il consiglio di amministrazione in scadenza la prossima primavera, il nuovo presidente dovrà garantire continuità e stabilità al gruppo anche oltre gli otto mesi di mandato rimanenti.

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