Bper acquista con derivati il 9,99% delle proprie azioni per un valore di circa 1,9 miliardi di euro, mentre Unipol rafforza la presa in chiave difensiva rispetto a Unicredit; il titolo della banca modenese, che capitalizza 19,6 miliardi, supera in Borsa i 10 euro con un rialzo del 6,6%, in un contesto di rinnovata attenzione del mercato al polo Bper–Unipol e alle possibili mosse di consolidamento nel settore bancario
Bper investe sulle proprie azioni
Bper Banca, guidata dall'AD Gianni Franco Papa ha comunicato di aver sottoscritto contratti derivati con una primaria controparte di mercato per ottenere, a partire dal 21 ottobre, un’esposizione sintetica pari al 9,99% del proprio capitale, equivalente a circa 1,9 miliardi di euro in azioni quotate. L’operazione, che non comporta l’acquisto diretto di azioni proprie, consente all’istituto, che attualmente capitalizza 19,6 miliardi di euro, di replicare economicamente l’andamento del titolo e di gestire in modo flessibile un eventuale piano di buyback futuro. La struttura dei derivati permette alla banca di tutelarsi da potenziali rialzi delle quotazioni, mantenendo al tempo stesso equilibrio patrimoniale e margini di manovra finanziaria.
Obiettivi strategici e contesto industriale
L’iniziativa si inserisce nel percorso di sviluppo del gruppo in vista dell’integrazione con Banca Popolare di Sondrio, attualmente prevista entro il primo semestre 2026. L’operazione viene presentata come un segnale di fiducia nella solidità e nelle prospettive di crescita di Bper, oltre che come strumento preparatorio a eventuali operazioni sul capitale. Alcune interpretazioni di mercato collegano la mossa anche a finalità di presidio, in quanto l’esposizione sintetica riduce la liquidità del titolo e può rendere più complessa un’eventuale acquisizione esterna di quote rilevanti.
Prospettive di governance e partecipazioni
Osservatori finanziari ipotizzano che la banca possa in futuro valutare un collocamento di azioni proprie a favore di Unipol, con a capo il presidente Carlo Cimbri e che rappresenta l'azionista di riferimento con il 19,9% del capitale. Tale operazione, qualora avvenisse, potrebbe consentire alla compagnia assicurativa di incrementare la propria partecipazione fino al 29,9%, soglia compatibile con le recenti modifiche al Testo Unico della Finanza in materia di OPA obbligatorie.
La possibile "minaccia" su Bper
Secondo alcune analisi di mercato, Unicredit è indicata tra i principali soggetti interessati a un eventuale sviluppo del polo Bper-Unipol. La banca guidata da Andrea Orcel, che attualmente capitalizza 96,17 miliardi di euro, dopo aver esaminato in passato un'operazione su Banca Popolare di Sondrio e aver ritirato l'offerta su Banco Bpm, vedrebbe nell'area emiliana un'opportunità di consolidamento, sia nel retail banking sia nel comparto assicurativo, Nei mesi scorsi l'acquisizione di J.P Morgan di una posizione potenziale del 10% in Bper aveva alimentato ipotesi di mercato su un possibile interesse di altri istituti italiani, tra cui Unicredit.
Struttura tecnica dell'operazione
Bper precisa che i contratti derivati sottoscritti garantiscono un’adeguata copertura del rischio e non prevedono alcun regolamento fisico, escludendo quindi il trasferimento effettivo delle azioni. L’operazione è di natura esclusivamente finanziaria e offre alla banca uno strumento di gestione patrimoniale coerente con le proprie strategie di medio periodo.










