01 Luglio 2024
Massimo Dal Checco, Presidente di Anitec-Assinform
Rallentano gli investimenti pubblicitari digitali, che ad aprile erano andati in doppia cifra. Secondo i dati rilevati dalla società Reply nell’ambito dell’Osservatorio Fcp-Assointernet, l’adv digitale ha registrato a maggio 2024 il +3,7%, portando il dato dei primi cinque mesi dell’anno al + 4,5%.
Le analisi in termini di Device evidenziano a maggio una crescita bilanciata di entrambi i comparti, con lo smartphone al +3,7% e la componente Desktop/Tablet” al +3,8%.
La fruizione dei contenuti pubblicitari tramite ‘App’, sempre considerando il mese di maggio, cresce in misura particolarmente significativa (+10,8%), ma anche la fruizione in modalità “Browsing” mantiene un apprezzabile trend di incremento (+ 3,2%).
Anche nei prossimi anni si prevede che il mercato digitale continui il suo cammino positivo, con una crescita media annua (2023-2027) del 3,9%. Il motore di tale andamento continuerà ad essere rappresentato dai Digital Enabler e dai Digital Transformer, con un tasso medio annuo di crescita (2023-2027) dell’11,1%. Il valore di mercato delle soluzioni di Intelligenza Artificiale e Cognitive Computing è previsto triplicare nel periodo in esame, grazie alla loro crescente adozione da parte delle aziende e all’incremento dei casi d’uso trasversalmente a tutti i principali settori economici. Ma le innovazioni tecnologiche sono anche al centro di uno dei più rilevanti temi che caratterizzano i nostri giorni: la sostenibilità ambientale. In tale contesto, il digitale gioca un ruolo critico. Da una parte, può avere un impatto ambientale negativo, anche se la distribuzione delle emissioni dei diversi segmenti del digitale varia da Paese a Paese e dipende principalmente dalla loro posizione nella catena del valore del settore. Dall’altro, offre positive opportunità di progresso, favorendo la diffusione di hardware e software e l’erogazione di servizi energeticamente efficienti.
Riguardo l'impatto ambientale dell'ICT, Dal Checco, Presidente di Anitec-Assinform, dichiara:
“Negli ultimi anni l’accelerazione della digitalizzazione ha portato a un aumento complessivo dell’impatto ambientale dell’ICT. Malgrado i notevoli progressi nell’innovazione delle tecnologie digitali sempre più ‘green’, la diffusa trasformazione digitale di processi e prodotti porta ancora inevitabilmente con sé un bilancio netto negativo, anche se in miglioramento. La consapevolezza che occorre fare di più per bilanciare l’innovazione digitale con la responsabilità ambientale non è più sufficiente. Per migliorare le prospettive in ottica ‘zero emissioni’ serve un cambio di marcia pervasivo, che faccia evolvere la sostenibilità ambientale del digitale da ‘ambito di regolamentazione’ a vero e proprio ‘strumento strategico’ per le organizzazioni e per la politica industriale stessa. In tal senso, diverse iniziative sono possibili e auspicabili. E il nostro Rapporto le approfondisce”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia