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Pastore (BCC Iccrea): "Stiamo crescendo con gli impieghi, con la raccolta qualificata, coi servizi assicurativi e finanziamo l'economia del terzo settore"

Il Direttore generale di Gruppo BCC Iccrea, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione della seconda edizione di "BCC Arte&Cultura", il progetto d'integrazione culturale delle 112 Banche di Credito Cooperativo del Gruppo BCC Iccrea

01 Dicembre 2025

Mauro PastoreDirettore Generale di Gruppo BCC Iccrea, è stato intervistato da Il Giornale d'Italia in occasione della seconda edizione di "BCC Arte&Cultura", il progetto d'integrazione culturale delle 112 Banche di Credito Cooperativo del Gruppo BCC Iccrea, avviato un anno fa per la valorizzazione dell'arte e della cultura dei territori.

Che cosa viene presentato oggi? 

Oggi per noi è un giorno molto speciale perché facciamo la seconda edizione di una iniziativa BCC Arte e Cultura che ci sta particolarmente a cuore. Le banche di Credito Cooperativo hanno una particolare attenzione ai territori con riferimento allo sviluppo dell'economia e quindi alla parte imprenditoriale, finanziando imprese e famiglie, spesso anche in territori dove altre banche non sono presenti. Contemporaneamente, però, essendo proprio Banca di credito Cooperativo, crediamo molto nella crescita dei territori anche dal punto di vista culturale e quindi sono due anni che facciamo una presentazione delle migliori opere che ci sono nelle banche di credito cooperativo. Lo chiamiamo il più grande museo diffuso d'Italia perché ci sono oltre 150 opere in tutta l'Italia dalla Sicilia all'estremo nord. E queste iniziative contribuiscono a valorizzare quei territori perché attraggono persone sui territori, spesso le mostre vengono fatte nelle stesse banche di credito cooperativo e generano quindi quel legame tra quei territori, l'economia dei territori e la crescita culturale dei territori stessi.

Può farmi un parallelismo tra i risultati finanziari e il mondo della cultura?

Una banca di credito cooperativo è come una carrozza trainata da due coppie di cavalli. Una coppia di cavalli serve a far crescere l'economia e noi nel 2025, per esempio, stiamo crescendo con gli impieghi, con la raccolta qualificata, coi servizi assicurativi, generando anche buoni risultati per accrescere il nostro patrimonio che rimane delle collettività. Contemporaneamente l'altra coppia di cavalli deve servire a far crescere le comunità e quindi finanziamo l'economia del terzo settore, finanziamo la socialità, finanziamo il benessere dei cittadini, la parte sanitaria e la cultura, non solo favorendo la conoscenza nelle scuole, ma anche appunto con gli artisti di una certa età e quelli emergenti, per crescere ulteriormente su quei territori.

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