28 Maggio 2024
Claudio Sforza, fonte: imagoeconomica
Claudio Sforza è il nuovo ad di Benetton. Il manager, con un passato in Ilva, Wind e Poste succede a Massimo Renon, l'ormai ex amministratore delegato 'sfiduciato' da Luciano Benetton, che in un'intervista ha ammesso come la Benetton Group si sia trovata con un buco da 100 milioni. L'89enne ha lasciato la presidenza ed oggi era stato convocato il Cda nel corso del quale doveva essere scelto il nuovo CEO ed approvato il bilancio in rosso all'unanimità.
Il Cda di quest'oggi ha preso atto delle dimissioni dell'ad Massimo Renon e del presidente Luciano Benetton, oltre che di tutto il Consiglio d'amministrazione che era in scadenza. Quest'ultimo sarà nominato ex novo il prossimo 18 giugno, giorno nel quale è stata convocata l'assemblea
Sempre quel giorno verrà nominato il nuovo timoniere, che dovrà ristrutturare e rilanciare l'azienda della famiglia Benetton. Il nuovo ad, come detto, sarà Claudio Sforza. Attuale manager di Astaldi con un lungo passato ai vertici dell’industria in Ilva, Poste, Wind e Gamenet, si è laureato in Economia Commercio nel 1981 con il massimo dei voti presso La Sapienza di Roma. Sforza ha conosciuto Enrico Laghi, attuale ad di Edizione lavorandoci a fianco nelle acciaierie Ilva.
Sforza ha mosso i primi passi all'interno di Pfizer, multinazionale farmaceutica, ed in seguito è stato nominato alla guida di Italcable, per poi passare a Telecom Italia. Dopo l’Opa di Colaninno Sforza lascia Tim per andare in una nuova startup, Netscalibur, ma nel 2001 migra in Wind: non solo la divisione business, Sforza diventa anche dg della divisione commerciale.
Nel 2003 lascia Wind per migrare da Poste Italiane: nel 2007 diventa ad di Postel, la società dedicata ai servizi con la Pa del gruppo. Poi approda nel mondo della private Equity. Prenderà la guida di Gamenet, e poi Ilva e Astaldi.
Il Cda di Benetton Group ha approvato all'unanimità il progetto di bilancio 2023, che sarà sottoposto all'approvazione dell'assemblea dei soci convocata il 18 giugno. Il fatturato 2023 è pari a 1.098 milioni, l'ebit è in rosso di 113 milioni e la perdita netta è arrivata a 230 milioni dopo 150 milioni di svalutazioni. Il patrimonio netto del gruppo di abbigliamento ammonta a 105 milioni.
L'azionista Edizione, supporterà il piano di rilancio stanziando 260 milioni nei prossimi anni dopo i 350 milioni iniettati negli ultimi esercizi. Già nei scorsi da fonti vicino a Ponzano Veneto, base dell'azienda, era emersa la volontà di "introdurre la necessaria discontinuità nella gestione manageriale della società".
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