22 Marzo 2024
L'Amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Carlo Messina vara la riorganizzazione. Giovedì 28 marzo il CdA dell'Istituto approverà un assetto modificato della prima e seconda linea, che dovrebbe interessare oltre 20 figure apicali e lasciare invariate le responsabilità relative al "business". Lo stesso Ad Messina aveva già anticipato il giro di nomine in occasione della conferenza stampa di presentazione dei risultati del 2023: "Ci saranno varie nomine con un generale ricambio nel board e nei comitati", aveva spiegato l'Ad.
Secondo i rumors raccolti da Il Giornale d'Italia, il primo passaggio di testimone si verificherà nel ruolo di Cfo tra l'attuale Stefano Del Punta e Luca Bocca, già nominato deputy Cfo.
Paolo Grandi, Chief governance officer, lascerà il suo ruolo operativo per entrare all'interno del Consiglio di Amministrazione di Intesa Sanpaolo spinto dalle fondazioni azioniste, che proporranno infatti con molte probabilità il suo nome in assemblea tra la rosa dei candidati.
Al posto di Grandi Nicola Fioravanti, oggi a capo della divisione Insurance; per quest'ultimo ruolo in pole c'è invece al momento il nome di Virginia Borla, attuale Responsabile Business Governance Banca dei Territori.
La grande novità riguarda poi un accorpamento delle funzioni del Chief governance officer e del Chief Operating Officer: Fioravanti si occuperà così non solo di gran parte delle attività ora seguite da Grandi, come le partecipazioni, ma incorporerà anche funzioni legate al personale e all'organizzazione, prima nelle mani di Paola Angeletti, Chief Operating Officer. Quest'ultima andrà invece a seguire innovazione, tematiche Esg e attività culturali.
Si entra intanto sempre più nel vivo della partita più importante, ossia la nomina dei nuovi vertice che avverrà nell'aprile del 2025, anche se già dall'inizio dell'estate si metterà in moto la macchina per il rinnovo. La conferma dell’amministratore delegato Carlo Messina appare ormai scontata, così come prende sempre più forza l’ipotesi della riconferma di Gian Maria Gros-Pietro alla presidenza.
Lo stesso Amministratore delegato non ha nascosto il suo appoggio all'attuale presidente Gros-Pietro, spiegando come "la presidenza oggi sia "in ottime mani" e il rinnovo di Gros-Pietro garantirebbe "di evitare rischi operativi e di governance". Messina non aveva comunque escluso un'opzione già da tempo nell'area, ossia quella di Francesco Profumo, su cui si era espresso come "persona di estrema qualità con cui collabora efficacemente da tempo e con il quale ha sempre fatto lavoro di squadra su numerosi tavoli". Profumo, aveva spiegato Messina, "sarebbe in grado di rivestire qualunque ruolo apicale".
Su questo dossier comunque vi sarà naturalmente il coinvolgimento delle Fondazioni, in particolare della Compagnia di Sanpaolo, a cui spetta la designazione del presidente del primo gruppo bancario italiano, fermo restando che la figura prescelta dovrà necessariamente trovare il gradimento dello stesso Messina e degli altri stakeholder.
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