02 Ottobre 2023
Mediobanca
In dirittura d'arrivo le liste per il rinnovo del Cda di Mediobanca per il triennio 2023 - 2026 (chiusura FY al 30 Giugno) con la lista del CdA che sembrerebbe già avviarsi verso la vittoria.
Secondo rumors appresi da Il Giornale d'Italia, infatti, la lista del CdA avrebbe già raccolto tra il 38% e il 40% delle deleghe di voto, superando il 30% della lista "Delfin - Caltagirone" (formalmente presentata da Delfin), con la scelta dei nomi al rush finale.
Il Giornale d'Italia aveva già riportato nei giorni scorsi il tentativo poi tramontato dell'ipotesi di una lista unica con i 4 posti offerti da Mediobanca al duo Delfin - Caltagirone, per puntare poi su una lista di "minoranza lunga a 5" per evitare il rischio di contestazioni da parte della Bce, massimizzare il supporto agli investimenti effettuati da Nagel per € 1,8 miliardi e per diminuire il rischio di sconfitta.
Tra i nomi per i 5 candidati che Delfin proporrà all'assemblea dei soci Mediobanca convocata per il 28 ottobre ci sono quelli di Cristina Scocchia (amministratore delegato di Illycaffè e consigliera di Essilux), Sabrina Pucci (vicina a Fondazione CRT e Caltagirone, professore ordinario presso Roma Tre ed ex consigliera delle Generali), Sandro Panizza (inizialmente candidato in sostituzione di Donnet nella contro lista "Awakening the Lion" prima della scelta poi caduta su Luciano Cirinà - ed ex manager delle Generali e vicino a Caltagirone), Jean-Luc Biamonti (presidente di Covivio, la società immobiliare del gruppo Del Vecchio) e un quinto nome sul quale si sarebbe andati alla stretta finale nella serata di ieri con l'indicazione di Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione Crt e amministratore delegato delle Ogr Torino, anche lui vicino a Caltagirone.
Il nodo in fase di scioglimento nella "trattiva" tra Delfin (detentrice di circa il 20% di Mediobanca) e Caltagirone (con il 10% circa) è di avere una lista di 5 candidati la cui maggioranza (ovvero almeno 3) sia effettivamente espressione di Delfin e non di Caltagirone, quindi trovare un giusto bilanciamento dei "pesi". Resta il fatto che ove la lista non dovesse raggiungere la maggioranza dei voti, a Delfin verranno assegnati solamente 2 posti in CdA.
Per la lista Assogestioni invece, da quanto risulta a il Giornale d'Italia, sarebbe confermato il nome di Angela Gamba come capolista, seguita da Marco Annunziata e Severine Melissa Harmine Neervoort. Assogestioni otterrà un solo posto in CdA, sempre a condizione di raggiungere il 2%. Nell'ipotesi di voti superiori alla lista di Deflin ne otterrebbe invece 2 (e Delfin 1).
Come riportato da Il Giornale d'Italia, Edizione Holding, detentore del 2% del capitale di Mediobanca, non voterà per la lista Delfin - Caltagiorne; la scelta in bilico è quella tra le altre 2 opzioni possibili: astensione (come farà Poste Italiane) oppure votare direttamente la "lista del cda" di Mediobanca, che dovrà essere approvata nell'assemblea del prossimo 28 ottobre e nella quale compare tra i consiglieri Pignatti, che oltre a essere già consigliere di Mediobanca è anche consigliere di Edizione Holding.
Poste Italiane invece, azionista di Mediobanca, ha già chiarito la sua posizione: per quanto concerne gli investimenti effettuati da Poste Vita, la compagnia detiene oltre 150 miliardi di euro di investimenti, tra questi anche titoli bancari e quotati, incluso Mediobanca. L’Azienda, come da prassi consolidata, non eserciterà il diritto di voto nell’Assemblea del 28 ottobre, optando anch'essa per l'astensione.
La seguente lista del CdA di 15 candidati alla carica di consigliere per il triennio 2024-26 verrà sottoposta all’Assemblea convocata per il prossimo 28 ottobre:
1) Renato Pagliaro
2) Alberto Nagel
3) Laura Cioli (*)
4) Valérie Hortefeux (*)
5) Francesco Saverio Vinci
6) Laura Penna (*)
7) Vittorio Pignatti Morano (*)
8) Angel Vilà Boix (*)
9) Virginie Banet (*)
10) Marco Giorgino (*)
11) Mana Abedi (*)
12) Maximo Ibarra (*)
13) Simonetta Iarlori (*)
14) Mimi Kung (*)
15) Stefano Parisse (*)
(*) consigliere indipendente
- 12 i membri al Cda/lista di maggioranza
- 2 i membri per Delfin (3 nel caso Assogestioni non raggiungesse la soglia del 2%)
- 1 per Assogestioni (nessuno in caso non raggiungesse la soglia del 2%).
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