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Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone nominato nuovo Presidente, Claudia Sorlini e Valeria Negrini  vicepresidenti

Fondazione Cariplo nomina Giovanni Azzone nuovo Presidente, sotto approvazione della Commissione Centrale di Beneficenza. Claudia Sorlini e Valeria Negrini sono state nominate vicepresidenti, carica che ricoprivano anche nel precedente mandato.

09 Maggio 2023

Fondazione Cariplo, Giovanni Azzone nominato nuovo Presidente, Claudia Sorlini e Valeria Negrini  vicepresidenti

Fondazione Cariplo nomina Giovanni Azzone nuovo Presidente, sotto approvazione della Commissione Centrale di Beneficenza. Guiderà la Fondazione per i prossimi 4 anni.

Claudia Sorlini e Valeria Negrini sono state nominate vicepresidenti, carica che ricoprivano anche nel precedente mandato.

Il Presidente promuove le attività della Fondazione, vigila sull’applicazione dello Statuto e dei Regolamenti, sovrintende all’esecuzione delle delibere della CCB e del Consiglio di Amministrazione e a tutto il funzionamento della Fondazione.

Nella stessa seduta i membri della Commissione Centrale di Beneficenza, costituita dai 28 componenti indicati il 28 aprile, hanno completato anche la formazione del Consiglio di Amministrazione; oltre al presidente ed alle due vicepresidenti, sono stati indicati consiglieri Enrico Lironi, Davide Maggi (questi due confermati rispetto al mandato precedente), Renata Codello ed Emanuele Carluccio. Del Collegio Sindacale faranno parte Massimo Parrinello, Laura Acquadro ed Andrea Bignami. Avviata anche la fase di costituzione delle sottocommissioni consultive (ambiente, arte cultura, ricerca, servizi alla persona e gestione del patrimonio) che si completerà nelle successive settimane, per iniziare i lavori di impostazione strategica delle attività dei prossimi anni.

L’attuale Presidente, il quinto nella storia di Fondazione Cariplo, in carica dal 9 maggio 2023, è Giovanni Azzone. Prima di lui si sono succeduti: Roberto Mazzotta dal dicembre 1991 al febbraio 1996; Ottorino Beltrami, dal marzo 1996 al febbraio 1997; Giuseppe Guzzetti, dal 5 febbraio 1997 al 28 maggio 2019; Giovanni Fosti, dal 28 maggio 2019 al 9 maggio 2023.

Originario di Milano, il professor Azzone ha insegnato Impresa e decisioni strategiche al Politecnico di Milano, di cui è stato rettore dal 2010 al 2016. Ha ricoperto, e ricopre, numerosi incarichi, per istituzioni, aziende ed enti non profit.

È Presidente di IFOM, l’istituto di ricerca sull’oncologia molecolare di Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro. È consigliere di amministrazione del Conservatorio di Milano. È membro del Comitato Etico di AssoCunsult-Confindustria. Tra le altre cose, è stato consigliere di amministrazione alla Triennale di Milano e per Airc, l'Associazione per la Ricerca sul Cancro; ha ricoperto diversi incarichi per la Presidenza del Consiglio dei ministri, per il Ministero dell'economia e delle finanze, per l'ISTAT e per la Regione Lombardia. È stato anche Presidente della Fondazione Comunitaria di Milano, presidio filantropico sulla città promosso da Fondazione Cariplo nel 2018. Ha fatto parte del Comitato di Indirizzo della Fondazione B.E.I.C., in rappresentanza del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Giovanni Azzone ha svolto e svolge attività di ricerca nel campo dell’analisi organizzativa, del controllo di gestione e del reporting in imprese industriali e Pubbliche Amministrazioni, con particolare riferimento agli aspetti connessi alla sostenibilità, con numerose monografie e decine di articoli su riviste, anche internazionali. Nelle sue analisi, legate all’utilizzo e approfondimento dei dati, rientrano anche quelle legate agli ambiti di intervento della fondazione: tra questi il welfare di precisione, i servizi pubblici di fronte ai nuovi bisogni emergenti, dovuti anche agli andamenti demografici (ad esempio per l’innalzamento dell’età media delle persone, con aumento significativo degli anziani e una riduzione del numero dei giovani); oggetto di suoi approfondimenti anche le potenzialità delle infrastrutture per lo sviluppo delle città, alla luce delle opportunità offerte dalla digitalizzazione e dei cosiddetti "big data”; attento osservatore dei territori si è concentrato sulle vulnerabilità di quelli italiani con un’analisi dei fattori che ne determinano la resilienza: la coesione sociale, la sostenibilità ambientale, la sicurezza territoriale, la solidità economica

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