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Cda Tim, la mossa di CDP contro Vivendi: cooptato Pansa a sorpresa in sostituzione di De Puyfontaine, fumata nera per Carta

Cooptazione a sorpresa nel CdA di TIM, entra con il voto di CDP, Alessandro Pansa, scalzando Luciano Carta, che era stato suggerito da Vivendi per prendere il posto di De Puyfontaine: la mossa inaspettata e dalle conseguenze imprevedibili delle Cassa contro i francesi

15 Giugno 2023

Cda Tim, la mossa di CDP contro Vivendi: cooptato Pansa a sorpresa in sostituzione di De Puyfontaine, fumata nera per Carta

Alessandro Pansa

Cooptazione a sorpresa nel cda di Tim, convocato per la cooptazione di un consigliere al posti di Arnaud de Puyfontaine, che si conclude con una mossa inaspettata di CDP contro Vivendi: contro tutte le previsioni il board ha proceduto infatti alla nomina di Alessandro Pansa come consigliere.

Il nome è arrivato all’interno della rosa proposta dal Comitato nomine, che si è espresso a maggioranza (la votazione è finita 9 a 5) per la cooptazione dell'attuale presidente di Sparkle e questo probabilmente finirà per far salire la tensione nei confronti del primo socio Vivendi. 

La mossa di CDP contro Vivendi: fumata nera per Luciano Carta

Fumata nera quindi per Luciano Carta, uomo forte di Vivendi ed ex presidente di Leonardo. Sulla cooptazione di Carta il socio francese si era mostrato molto determinato, al punto che ne giorni scorsi Vivendi avrebbe minacciato di convocare immediatamente un’assemblea in caso della mancata cooptazione di Carta nel consiglio d’amministrazione Tim, ritenendo un affronto la mancata considerazione da parte del Cda del fatto che l’indicazione sul nome arrivi dal primo azionista.

Fondamentale, però, sottolineare che Vivendi nella sua comunicazione non ha indicato Carta come suo diretto rappresentante, limitandosi  a suggerire Carta in quanto profilo istituzionale perfetto per rinforzare la governance della società. 

Il nome di Carta pareva peraltro già dato per vincente, visto peraltro il ricco curriculum nonché il gradimento da parte anche del Governo. La sua nomina avrebbe sicuramente smosso le acque nel dossier della rete unica e la convocazione del un Cda straordinario, subito a valle del Comitato nomine, pareva ah hoc affinché Carta potesse essere cooptato anticipatamente e integrato nel processo di valutazione delle offerte. 

Peraltro, il nome di Alessandro Pansa, che a quanto risulta sarebbe gradito a CDP, è emerso solo nel corso della riunione con i consiglieri di ieri. 

Si legge nella nota di Tim: "Il Consiglio di Amministrazione di TIM, riunitosi oggi sotto la presidenza di Salvatore Rossi, ha proceduto, a maggioranza, alla cooptazione di Alessandro Pansa come Consigliere.
Alessandro Pansa - il cui curriculum vitae è disponibile presso il sito internet della Società e in allegato - non detiene azioni TIM e si qualifica come amministratore non esecutivo."

I prossimi appuntamenti del cda Tim a questo punto sono fissati per la prossima settimana, lunedì 19 e giovedì 22 giugno, riunioni del board in cui all’ordine del giorno ci saranno le offerte sul tavolo per Netco, altro terreno su cui Vivendi ha da tempo una posizione diversa da quella dell’attuale cda.

Chi è Alessandro Pansa

Pansa è ex capo della Polizia e del Dis e attualmente presidente di Sparkle oltre che di Telsy, società del gruppo Telecom. 

Alessandro Pansa è nato a Eboli (SA) il 9 giugno 1951. È sposato e ha due figli. Si è laureato in giurisprudenza nel 1973 presso l'Università degli Studi di Napoli "Federico II". È entrato nella Polizia di Stato nel 1975 con il grado di Vice Commissario della Pubblica Sicurezza.

Ha iniziato la carriera presso la questura di Cosenza, dove si è occupato di criminalità organizzata e di terrorismo. Nel 1982 è stato trasferito a Roma presso la squadra narcotici e poi alla polizia criminale, trasferito poi alla Direzione Centrale della Polizia Criminale nel 1985, dove ha svolto importanti inchieste contro la criminalità organizzata. È diventato direttore dello Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato nel 1996.

Nominato prefetto nel giugno 2000, ha assunto l’incarico di Direttore centrale delle "specialità" della Polizia nella direzione che coordina la Stradale, la Ferroviaria, la Frontiera e la Polizia postale e delle comunicazioni. Nel luglio 2003 è divenuto responsabile della Direzione centrale dell'immigrazione e della polizia delle frontiere del Viminale. Nel novembre 2005 assume l’incarico di vice direttore generale della pubblica sicurezza (vice capo della Polizia) nonché di direttore centrale della polizia criminale (Criminalpol). Il 4 gennaio 2007 è stato nominato prefetto di Napoli dal Consiglio dei ministri. Per alcuni mesi (dal 6 luglio al 31 dicembre 2007) è stato anche Commissario straordinario per l'emergenza rifiuti in Campania e dal 31 maggio 2008 diviene anche commissario delegato per l'emergenza degli insediamenti di comunità nomadi nella regione Campania.

Il 30 agosto 2010 assume l'incarico di direttore del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Ministero dell'Interno.

Il 31 maggio 2013 è stato nominato dal consiglio dei ministri Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza.

Il 29 aprile 2016 è stato nominato capo del DIS (Dipartimento delle informazioni per la sicurezza).

Il 10 dicembre 2018 è stato collocato a riposo.

Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana, ha svolto attività d’insegnamento presso l’Istituto Superiore di polizia, la Scuola Superiore dell’Amministrazione dell’Interno e alcune Università. Ha pubblicato, nel 2000 “La Farina del Diavolo” insieme al Professor. Donato Masciandaro, edizioni Dalai. È coautore di numerosi testi in materie di sicurezza.

 

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