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Tim, convocato cda straordinario per la nomina di Luciano Carta come nuovo consigliere: il board previsto il 29 maggio

Tim avrebbe convocato un cda straordinario per la nomina di Luciano Carta, uomo vicino a Bollorè (Vivendi), come nuovo consigliere

25 Maggio 2023

Tim, convocato cda straordinario per la nomina di Luciano Carta come nuovo consigliere: il board previsto il 29 maggio

Tim ha convocato un consiglio di amministrazione per il 29 maggio, come anticipato da Il Giornale d'Italia.

Lo ha fatto per rispondere alla richiesta dei consiglieri Marella Moretti, Cristiana Falcone e Giulio Gallazzi che avevano scritto una lettera al presidente di Tim per chiedere una riunione straordinaria del board per nominare Carta. All’ordine del giorno, secondo quanto si apprende, c’è infatti la cooptazione di un nuovo consigliere. L’istruttoria, con una rosa di nomi, dovrebbe essere presentata proprio il 29 maggio nel corso della riunione. Si stringono, dunque, i tempi per ricomporre il board del gruppo delle Tlc dopo che a gennaio Arnaud de Puyfontaine, ceo di Vivendi che è il primo socio con il 23,74% di Tim, ha rassegnato le dimissioni. Il Comitato nomine che si è riunito lunedì scorso ha aperto l’esame della candidatura di Luciano Carta. L’ex presidente di Leonardo è gradito non solo ai francesi ma anche al governo. Il prossimo board era in calendario per il 22 giugno, una data in cui il dossier per la cessione della rete unica di Tim si sarà già chiuso e quindi troppo tardi per i francesi.

La deadline del 9 maggio

Il termine fissato dal board del gruppo italiano delle Tlc per valutare le offerte migliorative scade il 9 giugno. Sempre lunedì è arrivata a Tim la lettera del consorzio Cdp-Macquarie che riguarda i chiarimenti richiesti sui vincoli antitrust. La loro offerta presentata a inizio maggio mette sul piatto 19,8 miliardi per l’asset. Il secondo offerente, il fondo Kkr, manderà la nuova proposta (l’ultima offerta indicava un valore di 21 miliardi) verosimilmente sotto scadenza. Per Vivendi l’asset vale circa 10 miliardi in più. Cdp, che ha il 9,8% di Tim, sta dialogando con le autorità europee Antitrust per vedere quali asset dovrebbe cedere in caso di acquisizione della rete Tim, ma in base a quanto dichiarato una settimana fa a Bloomberg Tv dal ceo Dario Scannapieco, «è troppo presto per dire quale sarà il punto di atterraggio». L’offerta presentata con il fondo australiano Macquarie (con cui Cdp è socia di maggioranza in Open Fiber) scade il 31 maggio. Dal primo giugno i giochi potrebbero riaprirsi. In un’intervista con Class Cnbc, sempre lunedì scorso, il ceo di Tim Pietro Labriola ha sollecitato il «dialogo tra tutti gli azionisti». Sulla svolta per la rete di Tim (+0,73% ieri su una Piazza Affari in calo dello 0,5%) ha detto: «Siamo ottimisti».

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