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PayPal licenzia 2000 dipendenti, 7% forza lavoro: ancora tagli nelle big tech dopo Meta e Amazon

Tocca anche a PayPal dopo Meta, Amazon, Twitter e Spotify passare ai tagli del personale

01 Febbraio 2023

Paypal licenzia 2000 dipendenti, 7% forza lavoro: ancora tagli nelle big tech dopo Meta e Amazon

Fonte: Imago

Anche PayPal come altri colossi dei big tech come Amazon, Meta, Twitter, Microsoft e Spotify si adegua al momento particolare e annuncia un taglio della forza lavoro del 7%, vale a dire 2.000 licenziamenti. Il colosso dei pagamenti è passato a questa linea a causa di uno "scenario macroeconomico difficile", afferma in una nota.

PayPal licenzia 2000 dipendenti, 7% della forza lavoro

Il presidente e amministratore delegato di PayPal Dan Schuman in un comunicato stampa in un comunicato stampa afferma: “Nell’ultimo anno, abbiamo compiuto progressi significativi nel rafforzare e rimodellare la nostra azienda per affrontare il difficile contesto macroeconomico. Anche se abbiamo compiuto progressi sostanziali nel dimensionare correttamente la nostra struttura dei costi e abbiamo concentrato le nostre risorse sulle nostre priorità strategiche fondamentali, abbiamo ancora molto lavoro da fare".

PayPal segue l'esempio delle altre grandi big tech

Paypal, la società di servizi di pagamento sta seguendo l'esempio di altre grandi big tech costrette ad un taglio del personale. Nel recente passato sono state Amazon che ha deciso di licenziare 18mila dipendenti, la più grande riduzione della forza lavoro nella storia aziendale. Il settore delle vendite online è molto inflazionato, tant'è che il colosso ha perso il 44% in un anno. È toccato anche a Meta ridurre il personale del 13% della forza lavoro, vale a dire 11mila dipendenti. 

Mark Zuckerberg aveva giustificato il gesto parlando di "entrate al ribasso". Il caso più eclatante poi è Twitter, che da quando il nuovo CEO Elon Musk si è insediato ha visto una riduzione della forza lavoro notevole, tra cui buona parte per licenziamento volontario. Google ha licenziato 12mila dipendenti, Microsoft 11mila e poi anche Spotify ha optato per i tagli: il 6% del personale negli uffici di tutto il mondo, circa 600 persone, perderà il posto di lavoro nelle prossime settimane.

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