26 Ottobre 2022
fonte: imagoeconomica
Il 25 ottobre 2022 il Consiglio di Amministrazione di UniCredit S.p.A. ha approvato i risultati consolidati di Gruppo al 30 settembre 2022 relativi al terzo trimestre 2022 e ai primi 9 mesi del 2022.
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit ha dichiarato:"UniCredit ha ottenuto ancora una volta risultati finanziari eccezionali. Questo è il nostro settimo trimestre consecutivo di crescita e i migliori primi nove mesi dell’anno, da almeno un decennio. Siamo in netto anticipo sugli obiettivi del piano, nonostante il prudente consolidamento delle linee di difesa. UniCredit Unlocked sta dando i suoi frutti: la nostra trasformazione industriale è in pieno svolgimento, i nostri risultati ripetutamente positivi e stiamo ulteriormente migliorando la guidance per l’intero anno 2022.
Nei primi nove mesi dell'anno abbiamo raggiunto un utile netto record di €4,0 miliardi, escludendo la Russia, (€3,8 miliardi per l’intero Gruppo), superando l’intero anno 2021, a dimostrazione della crescita del nostro business caratterizzato da elevata redditività aggiustata per il rischio e a basso assorbimento di capitale. Il cambio di passo in termini di eccellenza operativa riflette la positiva dinamica commerciale, un contesto di tassi d'interesse favorevole, disciplina sui costi, basso costo del rischio e, soprattutto, il costante impegno delle nostre persone e ci consente di migliorare ulteriormente la nostra guidance per l'intero anno 2022 con un utile netto superiore ai €4,8 miliardi. Tutto ciò, combinato con il significativo miglioramento nell’efficienza del capitale ci permette inoltre di migliorare la guidance per l’intero anno 2022 con una generazione organica di capitale di oltre 200 punti base.
Il nostro CET1 ratio pari al 15,41 per cento, inclusi gli impatti derivanti dal quadro normativo avverso, rimane tra i leader del settore, e rispetta il nostro impegno di distribuzione agli azionisti relativa all’esercizio 2021, pari a €3,75 miliardi e maturazione dei dividendi per il 2022 pari a €1,4 miliardi.
UniCredit ha approcciato questo periodo di incertezza macroeconomica con un modello di business redditizio, una solida qualità dell’attivo, coperture adeguate, una migliorata generazione organica di capitale e una robusta situazione patrimoniale. Siamo intervenuti tempestivamente e abbiamo potenziato in modo proattivo le nostre linee di difesa esistenti, rafforzando le nostre solide fondamenta e di conseguenza siamo pronti ad affrontare il futuro con fiducia.
Riteniamo che sia importante essere al contempo socialmente responsabili e finanziariamente vincenti. Pertanto, continuiamo a sostenere i nostri clienti e le comunità in cui operiamo in questi tempi difficili, in quanto sono loro che dobbiamo tenere in considerazione in tutte le scelte che facciamo.
Siamo impegnati a realizzare il nostro piano strategico 2024 per sprigionare il valore del nostro Gruppo. Sono fiducioso che UniCredit sia ben posizionata per affrontare qualsiasi contesto economico, garantendo una crescita di qualità, una distribuzione sostenibile del capitale e creazione di valore per i nostri stakeholder in tutta Europa.”
Il trimestre da record è la chiara riprova della trasformazione di UniCredit, a dimostrazione dello slancio commerciale ininterrotto nelle aree di business e della solida posizione patrimoniale che ci tutela dall'incertezza macroeconomica.
Escludendo l'impatto della Russia, il Gruppo ha continuato a registrare un'ottima crescita dei ricavi, con le attività legate alla clientela e le dinamiche dei tassi d'interesse che hanno più che compensato l'impatto negativo una tantum legato al TLTRO III e l'impatto della volatilità dei mercati sulle commissioni, determinando ricavi netti pari a €4,2 miliardi, in aumento del 6,8 per cento anno su anno. Escludendo l’impatto negativo una tantum legato al TLTRO III, il Gruppo ha registrato ricavi netti pari a €4,6 miliardi, in aumento del 14,6 per cento anno su anno.
Questo dato riflette l’elevata redditività aggiustata per il rischio in tutte le aree geografiche, sostenuta dalla crescita anno su anno del margine d'interesse ("NII") attestatosi a €2,2 miliardi edalla diminuzione delle rettifiche su crediti ("LLP"), grazie alla solida qualità dell’attivo. L'utile netto è stato pari a €1,3 miliardi, con una robusta generazione organica di capitale di 42 punti base.
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