15 Febbraio 2022
Eni e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca hanno firmato un accordo di ricerca congiunta (Joint Research Agreement - JRA), della durata di cinque anni, per l’avvio di una collaborazione strategica su progetti di ricerca di comune interesse, in ambiti legati alla transizione energetica e per i quali l’Ateneo è riconosciuto come centro di eccellenza. L’intesa è stata siglata alla presenza della Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, Giovanna Iannantuoni, della Presidente di Eni, Lucia Calvosa, e dell’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi.
In particolare, l’accordo definisce 6 ambiti di ricerca: fusione magnetica, batterie, geotermia e idrogeologia, applicazioni ambientali, caratterizzazione e modellazione geo-bio-idro-chimica e sanificazione e igienizzazione degli ambienti con tecnologie al plasma.
Questo accordo è in linea con gli obiettivi del Piano Strategico 2020-2022 dell’Università di Milano-Bicocca, che persegue attivamente e considera prioritarie le attività di trasferimento tecnologico e quelle relative alla terza missione.
Per Eni, la collaborazione rappresenta un nuovo e importante passo verso l’ulteriore rafforzamento della propria leadership tecnologica nella transizione energetica e si inserisce nella volontà dell’azienda di accrescere il proprio network con le migliori eccellenze accademiche.
La Rettrice dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, Giovanna Iannantuoni, ha dichiarato: «Questo accordo di ricerca congiunta si inserisce in un processo di profondo cambiamento nel rapporto tra mondo accademico e mondo delle imprese. Le università, negli ultimi anni, hanno compreso di dovere abbandonare le proprie torri d’avorio, aprendo le porte dei laboratori e centri di ricerca, condividendo i saperi e le idee, in un dialogo serrato e proficuo con il sistema produttivo. Il nostro ateneo ha intrapreso questa rivoluzione culturale declinandola attraverso le attività di trasferimento tecnologico e terza missione. Una strategia fondamentale per dare avvio a progetti di ricerca che possano contribuire all’innovazione e al progresso della società».
L’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: «La varietà tecnologica rappresenta la strada maestra per affrontare la transizione energetica nei molteplici ambiti in cui occorre intervenire per abbattere le emissioni. E per Eni è lo strumento chiave per arrivare alla completa decarbonizzazione di processi industriali e prodotti nell’ambito della propria strategia, un percorso concreto per il quale abbiamo già compiuto passi importanti. In questo senso, le collaborazioni con il mondo scientifico e con le eccellenze accademiche, come l’Università di Milano-Bicocca, sono per noi imprescindibili per progredire ulteriormente a livello tecnologico e per fare sistema a livello Paese».
Claudio Descalzi, Amministratore Delegato di Eni:
"Oggi in Bicocca abbiamo firmato un importantissimo accordo che tocca tutti i principali temi della transizione energetica in cui Eni è impegnata. La Bicocca fa parte di un importante network di centri di ricerca e università con le quali stiamo lavorando su temi estremamente importanti come la fusione magnetica, la simulazione di giacimenti, ma anche la decarbonizzazione dei prodotti. Siamo convinti che questo accordo sarà cruciale per la transizione e la trasformazione di Eni".
Giovanna Iannantuoni, rettrice dell'Università di Milano-Bicocca:
"Oggi abbiamo firmato con gioia un accordo che riguarda sedi di ricerca innovative sui temi di energia, dalla fusione alla geologia. La multidisciplinarità degli scienziati e l'investimento sulle infrastrutture, che vedranno in Milano Bicocca un edificio dedicato a questa materia, renderanno sicuramente la collaborazione di successo".
Lucia Calvosa, presidente di Eni:
"Oggi salutiamo con grande piacere e soddisfazione l'accordo di grande eccellenza per traguardi futuri in materia di transizione energetica, firmato tra Eni e l'Ateneo. Sono molti i progetti programmati per questa collaborazione strategica che porterà grandi frutti nella ricerca e nell'innovazione non solo per il Gruppo e l'Università, ma anche per tutto il Paese".
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