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Ucraina, Putin: "Confisca asset è furto palese, se Ue insiste ci saranno conseguenze; Kiev indica elezioni e Mosca interromperà attacchi"

Tornando a ribadire la necessità di un voto popolare che renda "legittimo" il governo ucraino, Putin ha annunciato la disponibilità a interrompere gli attacchi qualora Kiev decida di indire nuove elezioni. Dopo aver respinto la responsabilità russa per la "perdita delle vittime", lo zar è tornato a blandire gli europei: "Prepararsi alla guerra contro di noi è un'assurdità, non vogliamo attaccarvi"

19 Dicembre 2025

Ucraina, Putin: "Confisca asset è furto palese, se Ue insiste ci saranno conseguenze; Kiev indica elezioni e Mosca interromperà attacchi"

"Furto non è la definizione corretta. Il furto è segreto. Qui avviene alla luce del sole, quindi si parla di furto con scassoLe conseguenze sono molto gravi per i ladri".

Ucraina, Putin: "Confisca asset è furto palese, se Ue insiste ci saranno conseguenze; Kiev indica elezioni e Mosca interromperà attacchi"

Sono molti i temi toccati oggi, venerdì 19 dicembre, dal presidente russo Vladimir Putin nel corso della conferenza stampa di fine anno; ma il focus principale ha riguardato soprattutto la questione conflitto e, inevitabilmente, l'esito raggiunto questa mattina dal Consiglio europeo circa l'utilizzo dei beni russi per finanziare l'Ucraina nel biennio 2026-2027. Precise e puntuali sono state le parole dello zar nei riguardi del tentativo Ue di confiscare gli asset: definendolo un "furto con scasso", Putin ha minacciato "conseguenze gravi" qualora i Paesi membri decidessero di tornare, in futuro, a prendere in considerazione il loro sequestro. "Non importa cosa rubino - ha affermato -, prima o poi dovranno restituirlo e, cosa più importante, andremo in tribunale per proteggere i nostri interessi. Faremo del nostro meglio per trovare una giurisdizione indipendente dal contesto politico".

Non è solo una questione di presupposti giuridici - che nel caso europeo evidentemente mancano -, ma è questione di "affidabilità dell'Eurozona": "Non si tratterebbe solo di un duro colpo alla loro immagine, ma anche di una perdita di fiducia nell'Eurozona, in questo caso specifico. Il motivo è che, oltre alla Russia, molti altri Paesi conservano le loro riserve auree e valutarie in Europa, così come quelli che dispongono di risorse libere" ha aggiunto lo zar guardando al problema da 360°.

Aprendo la via a ulteriori negoziazioni sulla base delle "proposte del 2024", Putin ha puntato il dito contro Zelensky non solo accusandolo di non cercare la pace insistendo sullo "zoccolo duro" dei territori (pur avendogli riconosciuto una certa "volontà al dialogo"), ma invitandolo nuovamente a rendere il suo governo "legittimo" attraverso nuove elezioni. Un passaggio delicato ma fondamentale, su cui ora Putin dà una svolta: Mosca - ha affermato - è pronta ad interrompere gli attacchi per permettere che si svolgano le elezioni in modo sicuro. Dopo aver ribadito la piena responsabilità di Kiev e dell'Occidente nello scoppio del conflitto, Putin ha respinto la colpevolezza russa circa la "perdita di vite umane": "non abbiamo iniziato noi questa guerra. Questa guerra è iniziata dopo il colpo di Stato, armato, incostituzionale del 2014 in Ucraina e l'avvio delle ostilità da parte dei leader del regime di Kiev contro i propri cittadini nell'Ucraina sudorientale".

Il messaggio è chiaro, ancora una volta: l'intervento russo si è reso necessario in risposta difensiva a territori (Luhansk, Donetsk, Zaporizhzhia e Kherson) considerati "storicamente" di Mosca, così come dimostrato anche dall'ultimo referendum del 2022. Dopo aver elogiato i "seri sforzi di Trump per porre fine al conflitto", considerandolo il più "sincero" nelle sue mosse indirizzate alla pace, Putin ha nuovamente rilanciato la responsabilità dei leader occidentali sulle conseguenze delle loro azioni. Rassicurandoli, una volta ancora, sul fatto che Mosca non ha intenzioni ostili contro di loro.

"I politici occidentali hanno creato la situazione attuale con le proprie mani e continuano a peggiorarla. Parlano costantemente di prepararsi alla guerra con la Russia - ha osservato Putin -, che assurdità è questa?". E lo zar ha poi aggiunto: "lo stanno facendo per ragioni di politica interna. Per creare un'immagine di nemico, in questo caso la Russia, per coprire gli errori che molti governi occidentali hanno sistematicamente commesso nel corso degli anni. Sia in ambito economico che di politica sociale".

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