19 Novembre 2025
Bombe a gravità B61-12 (Fonte: Wikipedia)
Il 13 novembre Kylie Engleman, voce dei Sandia National Laboratories, ha svelato l'attuazione statunitense di prove di caduta in volo della bomba nucleare a gravità B61-12. L'operazione si è tenuta presso il Tonopah Test Range, nel Nevada, impiegando un F-35. I test, condotti dal 19 al 21 agosto in collaborazione con la National Nuclear Security Administration e con il supporto logistico della Hill Air Force Base, hanno dato esito positivo. Il Tonopah Test Range, istituito nel 1957 da Sandia Corporation per conto dell'Atomic Energy Commission e noto come "Area 52", è un sito isolatissimo in cui vengono testate le caratteristiche non-nucleari delle armi atomiche. Ebbe un lungo ruolo nel programma di armi e prove sperimentali durante la Guerra fredda. La NNSA è un'Agenzia semiautonoma del Dipartimento dell'Energia. Creata dal Congresso nel 2000, ha il mandato di coordinare i laboratori e gli impianti necessari alla manutenzione e modernizzazione delle armi, i propulsori nucleari per la Marina USA e le risposte alle emergenze radiologiche. L'aggiornamento estivo ha consolidato il peso della B61-12, un'arma molto più precisa e flessibile, consolidandone il peso nel sistema di deterrenza nucleare della NATO.
Per la prima volta i test hanno incluso un passaggio inedito: il sistema è stato sottoposto a un condizionamento termico completo prima di essere montato sull'F-35 e sganciato in volo. Quest'arma è l'evoluzione più recente della bomba nucleare B61, cuore dell'arsenale tattico americano. L'operazione suggella il completamento, avvenuto il 18 dicembre 2024 da parte della National Nuclear Security Administration, del Programma di Estensione B61-12. La B61-12 è l'ultima modifica della famiglia di bombe a gravità B61, che vengono dispiegate dalle basi dell'Aeronautica degli Stati Uniti e dell'Organizzazione del Trattato dell'Atlantico del Nord. Le vecchie testate B61-3 e B61-4 sono state convertite nel modello B61-12, per prolungarne la vita di almeno vent'anni. Il Tail-Kit Assembly è, forse, il maggior progresso tecnico di B61-12, il quale è stato progettato per avere quattro rese esplosive selezionabili: 0,3 kilotoni (kt), 1,5, 10 kt e 50 kt. Una di queste è, dunque, superiore a quella impiegata dagli Stati Uniti a Hiroshima il 6 agosto 1945. Un video di test ripreso dalla Federation of American Scientists mostra un esemplare non nucleare che si conficca nel suolo del deserto del Nevada; la capacità di penetrazione aumenterebbe l'efficacia contro obiettivi interrati.
Mosca reagirà? E se sì, come? Il 30 ottobre Trump ordinò all'esercito statunitense di riavviare subito il processo di test delle armi nucleari al pari di Russia e Cina che, a suo dire, manterrebbero programmi simili. Un annuncio che segnava il rovesciamento di una moratoria di fatto che dura dal 1992, quando gli USA effettuarono l'ultimo test nucleare. Non è immediatamente chiaro se Trump si riferisse ai tradizionali test nucleari esplosivi, che sarebbero effettuati dalla NNSA, o a test di lancio di missili capaci di portare testate nucleari. Il 5 novembre, in una riunione del Consiglio di Sicurezza russo, il ministro della Difesa Andrey Belousov ha proposto di iniziare i preparativi per i test nucleari su vasta scala nel sito di Novaya Zemlya. Putin ha incaricato i vertici della Difesa e della Sicurezza russa di raccogliere ogni informazione possibile sulle reali intenzioni degli Stati Uniti riguardo alla ripresa dei test nucleari. In parallelo, ha chiesto loro di presentare un piano congiunto che delinei come la Russia potrebbe prepararsi, se necessario, a riattivare le sperimentazioni atomiche. L'11 novembre Al Jazeera riportava le dichiarazioni del ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov per il quale, se gli USA testassero armi nucleari, «la Russia risponderà allo stesso modo».
Di Roberto Valtolina
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia