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Bruxelles, Kallas risponde a Tridico (M5s) su domanda che fece "licenziare" giornalista Nunziati: "Israele e la ricostruzione Gaza? Paga chi fa danno"

L'europarlamentare pentastellato Tridico ha rivolto alla Commissione Ue la medesima domanda che, in altre circostanze, portò al licenziamento del giornalista di "Agenzia Nova" Gabriele Nunziati

18 Novembre 2025

Bruxelles, Kallas risponde a Tridico (M5s) su domanda che fece "licenziare" giornalista Nunziati: "Israele e la ricostruzione Gaza? Paga chi fa danno"

"Si è stabilito che la Russia debba ripagare i danni della sua guerra di aggressione contro l'Ucraina. Allora le chiedo se esista un piano affinché Israele paghi per la distruzione di Gaza". Lo scorso 13 ottobre il giornalista Gabriele Nunziati rivolgeva alla Commissione Europea di Bruxelles, per la prima volta, la stessa identica domanda pronunciata dal pentastellato Pasquale Tridico. Ma tra le due occorrenze vi è una differenza sostanziale: mentre Tridico è riuscito ad ottenere risposta, Gabriele Nunziati - il primo ad averla posta - non solo non aveva ricevuto riscontro, ma era stato anche "licenziato" dall'agenzia stampa per cui lavorava, per parole "fuori luogo e tecnicamente sbagliate".

Bruxelles, Kallas risponde a Tridico (M5s) su domanda che fece "licenziare" giornalista Nunziati: "Israele e la ricostruzione Gaza? Paga chi fa danno"

Facciamo un salto indietro. Lunedì 27 ottobre, Gabriele Nunziati, cronista di Agenzia Nova inviato a Bruxelles, riceveva comunicazione di "licenziamento" dopo che 14 giorni prima aveva posto alla portavoce della Commissione Paula Pinho una domanda considerata evidentemente "scomoda": "Crede che Israele dovrebbe pagare per la ricostruzione di Gaza?". La domanda era seguita ad un ragionamento simultaneo, che considerava la responsabilità russa - varie volte ribadita dalla stessa Pinho - nella distruzione di parti dell'Ucraina come sufficiente per pretendere da Mosca la ricostruzione della stessa. A quella domanda però, Nunziati non aveva ottenuto risposta ("La sua è una domanda molto interessante, per la quale però in questo momento non ho una risposta"), e anzi era stata definita "fuori luogo e tecnicamente sbagliata" da Agenzia Nova poco prima di notificare al collaboratore l'avvenuta cessazione del rapporto di lavoro.

Quell'episodio, che ha destato scalpore e ha interrogato ambienti politici e giornalistici, non si è però chiuso lì. Nei giorni successivi al fatto, i colleghi di Nunziati a Bruxelles hanno più volte riproposto per solidarietà la stessa domanda alla Commissione Ue durante i periodici midday briefing, senza mai ottenere risposte certe. Un feedback però è arrivato lunedì direttamente da Kaja Kallas, Alto rappresentante per la Politica Estera, nel tentativo di rispondere alla domanda "di Nunziati" fatta però dall'eurodeputato pentastellato Pasquale Tridico. "Non abbiamo avuto accesso a Gaza e quindi non abbiamo una stima dei danni - ha riferito Kallas -, Posso dire che il principio fondamentale della legge prevede che chi causa il danno debba anche ripagarlo".

Una risposta "larga" che però presuppone l'esplicito riferimento ad Israele: ha distrutto, quindi dovrebbe pagare. "L’Alto rappresentante Kaja Kallas - ha commentato successivamente Tridico - (...) ha ricordato che il diritto internazionale prevede che chi causa il danno debba pagare anche i risarcimenti. Parole (...) [che] restituiscono giustizia anche al giornalista Gabriele Nunziati, la cui stessa domanda rivolta alla portavoce della Commissione europea gli aveva provocato il licenziamento dall’agenzia di stampa presso la quale lavorava. Durante l’audizione, Kallas ha affermato inoltre che non è ancora possibile quantificare i danni causati dall’esercito israeliano a Gaza perché il personale dell’Ue non è stato ancora autorizzato ad accedervi. L’UE adesso sia coerente con queste affermazioni visto che finora è stato fatto troppo poco per fare giustizia delle oltre 70mila vittime".

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