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Gaza, la Turchia corre in soccorso dei 200 palestinesi intrappolati nei tunnel di Hamas: “Stiamo lavorando per creare un corridoio sicuro”

La Turchia si sta adoperando per mettere in salvo i 200 palestinesi intrappolati nei tunnel di Hamas: “Stiamo lavorando per creare un corridoio sicuro”. Anche dagli Stati Uniti "c'è una forte pressione"

10 Novembre 2025

Gaza, la Turchia corre in soccorso dei 200 palestinesi intrappolati nei tunnel di Hamas: “Stiamo lavorando per creare un corridoio sicuro”

Fonte: instagram @nessunluogo24

La Turchia è al lavoro per garantire un passaggio sicuro a circa 200 palestinesi bloccati appositamente nei tunnel di Gaza da bombardamenti israeliani. Tel Aviv ha preso di mira i 200 palestinesi minacciandoli di morte se non avessero consegnato il corpo del soldato israeliano Hadar Goldin. Ankara dimostra la sua attenzione nei confronti dei palestinesi intrappolati mediando una via d'uscita dopo aver contribuito al rimpatrio del corpo del soldato Goldin, ucciso più di dieci anni fa. 

Gaza, la Turchia corre in soccorso dei 200 palestinesi intrappolati nei tunnel di Hamas: “Stiamo lavorando per creare un corridoio sicuro”

Lo ha dichiarato un alto funzionario turco citato da agenzie internazionali: "La Turchia è riuscita a facilitare il ritorno dei resti di Hadar Goldin in Israele dopo 11 anni di intensi sforzi, riflettendo l’impegno chiaro di Hamas nel rispetto del cessate il fuoco", ha spiegato. "Allo stesso tempo, stiamo lavorando per fornire un corridoio sicuro a circa 200 civili di Gaza che attualmente si trovano intrappolati nei tunnel".

La questione dei tunnel di Rafah, nell’estremo sud della Striscia di Gaza, è tornata al centro dell’attenzione dopo che Hamas ha annunciato che i suoi combattenti "non si arrenderanno" alle forze israeliane, attualmente presenti nell’area. "Il concetto di resa non esiste nel dizionario delle Brigate Izzedin al-Qassam", hanno affermato i miliziani in un comunicato diffuso domenica, invitando i mediatori a trovare una soluzione per evitare il collasso del cessate il fuoco in vigore da un mese.

La Turchia in soccorso e le proposte ad Hamas

La Turchia, che figura tra i Paesi firmatari del cessate il fuoco del mese scorso – accordo promosso dal presidente statunitense Donald Trump – sta cercando di sfruttare i suoi canali diplomatici con Hamas per facilitare una soluzione. Anche da parte degli Stati Uniti c’è pressione per sbloccare la situazione dei 200 combattenti e civili intrappolati nei tunnel. 

Tra le proposte sottoposte ad Hamas c'è quella che prevede la consegna di armi da parte di Hamas in cambio dell’amnistia o dell’esilio in altri Paesi, mentre i tunnel verrebbero successivamente distrutti per evitare nuovi utilizzi militari.

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