28 Ottobre 2025
Orban e Salvini, fonte: imagoeconomica
Quest'oggi si è svolto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti l'incontro tra Orban e Salvini. Un faccia a faccia durato poco più di un'ora e che ha rinsaldato il legame tra i due. "È sempre bello stare in compagnia di un collega patriota! Oggi a Roma ho avuto colloqui produttivi con il mio amico Matteo Salvini. Siamo uniti nel nostro impegno a difendere le nostre nazioni e a costruire un'Europa forte di Stati sovrani". Soddisfazione anche dalle parti del Carroccio per come è andato "l'affettuoso incontro" che è servito per "fare il punto sulla situazione internazionale, con riferimento alle infrastrutture e agli equilibri geopolitici". Intanto, il premier ungherese punta a formare in Ue un asse anti-Kiev assieme a Slovacchia e Repubblica Ceca: l’obiettivo sarebbe quello di riproporre una collaborazione simile al Gruppo di Visegrad del periodo post-2015.
La giornata di oggi è stata l'occasione per un incontro sull'asse Orban-Salvini. Nel corso di circa un'ora sono stati trattati vari temi "come la pace, la dura critica al green deal e alle politiche suicide dell'Unione europea" e vi è stata "massima sintonia sul contrasto all'immigrazione clandestina".
Salvini e Orban, infine, "si sono soffermati davanti al plastico del Ponte sullo Stretto, collocato all'ingresso del Ministero: è un'opera che crea aspettative e curiosità anche a livello internazionale". Salvini ha anche invitato Orban a partecipare "all'avvio dei cantieri".
Intanto, Orban punta a costruire un asse anti-Kiev con Slovacchia e Repubblica Ceca per promuovere posizioni scettiche sull’Ucraina all’interno dell’Unione europea. Lo ha dichiarato Balazs Orban, consigliere politico del primo ministro ungherese Viktor Orban. Il braccio destro del primo ministro ungherese ha aggiunto che l'obiettivo è quello di riproporre una collaborazione simile al Gruppo di Visegrad del periodo post-2015, quando oltre all'Ungheria anche i governi della Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca si erano opposti congiuntamente alle politiche Ue su migrazione e integrazione. "Ha funzionato benissimo durante la crisi migratoria. È così che abbiamo potuto resistere", ha affermato.
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