Gaza, Israele accusa: "Resti consegnati sono del 27enne Ofir Tzarfati, rapito il 7 ottobre 2023", Hamas: "In serata consegneremo altra salma"

I resti del 16esimo ostaggio restituito da Hamas alla Croce Rossa sarebbero di Ofir Tzarfati, un soldato 27enne israeliano rapito, la sera del 7 ottobre 2023 al Nova Festival, e morto in prigionia. Sono queste le accuse rivolte da Israele nei confronti di Hamas, accusata da Tel Aviv di star violando una parte dell'accordo di cessate il fuoco.

Gaza, Hamas riconsegna corpo del 16° ostaggio israeliano, poi smentisce Tel Aviv: "Non conosciamo la posizione di tutte le salme"

Il capo di Stato Maggiore israeliano, Eyal Zamir, ha ribadito che le operazioni militari proseguiranno fino al completo recupero dei resti di tutti gli ostaggi. “La guerra non è ancora finita. Dobbiamo portare a termine la nostra sacra missione”

Gaza, Israele accusa: "Resti consegnati sono del 27enne Ofir Tzarfati, rapito il 7 ottobre 2023", Hamas: "In serata consegneremo altra salma"

Ieri sera, 27 ottobre, i miliziani comunicavano di stare riconsegnando alla Croce Rossa la bara di un nuovo ostaggio, il 16esimo dei 28 prigionieri israeliani deceduti. Tuttavia, l'esame forense israeliano ha smentito tale restituzione, affermando che in realtà i resti parziali resi apparterrebbero al corpo di Ofir Tzarfati, la cui salma era già stata riportata in Israele circa due anni prima, nel dicembre 2023. Il 27enne Tzarfati era stato rapito quel 7 ottobre 2023 proprio al Festival Nova, prima di morire nelle prigioni palestinesi. Tuttavia, parti del suo corpo erano già state restituite a Tel Aviv alla fine del 2023, e comunque il suo nome non rientrerebbe tra gli ostaggi morti. Secondo alcune fonti, un drone israeliano della Divisione 252 avrebbe ripreso la "farsa" di Hamas. In alcuni filmati si vedono i miliziani collocare, intorno alle 16.07 (ora indicata dal drone), un sacco bianco in una fossa già scavata nella zona di Shuja’iyah; quindi sono visti gettare sopra della sabbia prima che, pochi minuti dopo, un trattore arrivi a raccogliere i presunti resti con la pala. Intorno alle 16.13, continuano le riprese del drone, sono condotti sul posto rappresentanti della Croce Rossa che assistono mentre i miliziani riscoprono il sacco.

Gaza, continua violazione Idf a cessate il fuoco, 3 raid su Abasan Al-Kabira a est di Khan Younis, droni contro campo profughi a Shujayea - VIDEO

I raid ad Abasan Al-Kabira hanno portato alla morte di almeno due civili, di cui uno già identificato: è il 45enne Farid Hassan Qdeih. Inoltre, l'Idf ha sparato proiettili contro la costa a Rafah servendosi delle forze navali

La famiglia del giovane Tzarfati è intervenuta sul caso, denunciando quella che ha definito una "manipolazione spregevole" di Hamas: "Questa mattina ci è stato mostrato un video dei resti di nostro figlio trasferiti da un edificio, sepolti e poi consegnati alla Croce Rossa. È un inganno che si ripete, una ferita che non si chiude mai". Eppure, le immagini del drone non sono state ancora diffuse. Per il governo di Netanyahu questa mossa rappresenta un'esplicita violazione dell'accordo di "pace", grave a tal punto da aver indotto il premier - su richiesta anche del ministro Smotrich - a convocare i principali esponenti della sicurezza e della diplomazia per discutere di quanto sta accadendo. Anche l'Hostages and Missing Families Forum ha esortato il governo a prendere provvedimenti.

Dal canto suo invece, il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha insistito sulla determinazione dei miliziani nel riconsegnare i corpi di tutti gli ostaggi israeliani "il prima possibile". Pochi minuti fa è arrivata la notizia da parte dei vertici di Hamas, che stasera è prevista la restituzione di un altro corpo ritrovato in un tunnel. "La resistenza non ha alcun interesse a nascondere il corpo di alcun prigioniero o a ritardarne la consegna" ha assicurato Suhail al-Hindi, membro dell'ufficio politico di Hamas.

Israele, il VIDEO di Netanyahu arrivato in tribunale a testimoniare nel suo processo per corruzione: "Sessione interrotta per sviluppi su sicurezza"

La sessione odierna nella quale Netanyahu era chiamato a testimoniare, si è chiusa con quasi 3 ore di anticipo per una riunione con funzionari della difesa. Netanyahu è coinvolto in 3 processi con accuse varie di corruzione, frode e abuso di fiducia