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Usa ufficialmente in shutdown: stop a tutte le attività amministrative non essenziali per non approvazione legge bilancio, non accadeva da 2019

Negli Usa il governo si ferma: scontro tra Trump e i democratici sui fondi sanitari. A rischio 750 mila dipendenti federali, cresce la tensione sociale ed economica

01 Ottobre 2025

Usa, Congresso approva piano per evitare shutdown del governo federale, Trump esulta:  "Legge approvata all'insegna dell'America First"

Fonte: Wikimedia

Gli Stati Uniti sono entrati ufficialmente in shutdown, una procedura che porta allo stop di tutte le attività amministrative e governative non essenziali in seguito alla non approvazione della legge di bilancio. Uno shutdown non accadeva dal 2019, ma fonti interne alla Casa Bianca hanno parlato di scontri durissimi fra il presidente Donald Trump e il partito Democratico.

Usa ufficialmente in shutdown: stop a tutte le attività amministrative non essenziali per non approvazione legge bilancio, non accadeva da 2019

Il governo federale degli Stati Uniti si è ufficialmente fermato alla mezzanotte del 30 settembre: è il primo shutdown dal 2019 e il quindicesimo dal 1981. La paralisi amministrativa, scattata per la mancata approvazione di una legge di bilancio, vede ancora una volta contrapposti Donald Trump e i Democratici del Congresso, incapaci di trovare un compromesso sui finanziamenti alla sanità pubblica.

Il Senato ha respinto sia la proposta repubblicana, volta a garantire fondi fino al 21 novembre, sia quella democratica, che chiedeva di prorogare i sussidi dell’Obamacare e scongiurare tagli a Medicaid. Senza un’intesa, circa 750mila dipendenti federali rischiano di essere messi in congedo non retribuito, mentre altri continueranno a lavorare senza stipendio immediato in settori ritenuti “essenziali”, come sicurezza, forze armate e controlli aeroportuali.

Trump ha accusato i Democratici di “mettere gli immigrati clandestini davanti ai cittadini americani” e ha minacciato fino a 150 mila licenziamenti nella pubblica amministrazione già questa settimana. Una mossa che ha provocato la reazione dei sindacati, pronti a intentare causa contro la Casa Bianca. Dall’altro lato, i Democratici sostengono che senza i sussidi sanitari milioni di americani vedranno crescere drasticamente i costi delle cure e accusano il presidente di “tenere in ostaggio il bilancio” per portare avanti la sua agenda politica.

Le conseguenze si preannunciano pesanti: rallentamenti nei prestiti alle piccole imprese, sospensione di alcuni programmi ambientali e rischio di disagi nei trasporti aerei. L’ultima volta, tra il 2018 e il 2019, lo shutdown durò 35 giorni e costò all’economia statunitense circa 3 miliardi di dollari.

La crisi attuale mette in luce la fragilità del sistema politico americano, dove ogni legge di spesa deve superare la soglia dei 60 voti al Senato. Con i Repubblicani al controllo delle due Camere ma senza i numeri sufficienti, i Democratici hanno in mano un potere di veto che promette di allungare lo stallo. Intanto, negli Stati Uniti si apre un periodo di forte incertezza che rischia di incidere non solo sulla vita quotidiana dei cittadini ma anche sulla stabilità economica del Paese.

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