01 Ottobre 2025
Blocco navale Israele Flotilla Fonte: Groppo
Israele avrebbe predisposto un massiccio blocco navale contro la Global Sumud Flotilla in navigazione verso Gaza. Secondo indiscrezioni, oltre alle navi da guerra sarebbero stati schierati anche sommergibili e droni subacquei carichi di esplosivi da 40 grammi. Alle unità della Marina sarebbe stato impartito l’ordine di fermare le imbarcazioni degli attivisti con ogni mezzo, evitando vittime. Il piano prevederebbe inoltre l’affondamento di alcune barche non trainabili, così da impedire la rottura del blocco.
Dopo essere entrata nella “zona ad alto rischio”, a meno di 150 miglia nautiche da Gaza, la Global Sumud Flotilla ha riferito di aver avuto il suo “primo incontro” con navi della Marina israeliana, che hanno circondato la “barca di testa della flotta per circa sei minuti” disattivandone a distanza i sistemi di comunicazione.
“Abbiamo avuto una notte insonne, abbiamo avuto una visita dall’Iof (Forze occupazione Israele, ndr) – racconta un attivista tedesco in un video postato su X – sono venuti con una grande nave militare e altri motoscafi più piccoli, sono venuti molto vicini alle nostre imbarcazioni e a tratti hanno paralizzato i nostri sistemi di comunicazione e poi se ne sono andati. Ora è spuntato il sole e ci dirigiamo a Gaza!”.
Inoltre, la Sirius, subentrata all’Alma come aprifila, ha segnalato l’avvistamento di un sommergibile israeliano lungo la rotta. Secondo quanto comunicato dalla Flotilla, “nel corso della notte, diverse imbarcazioni militari israeliane hanno accerchiato la Flotilla, ostacolando le comunicazioni radio con tecniche di jamming. E la nave Sirius ha segnalato l’avvistamento di un sommergibile israeliano”. Attualmente, spiegano gli attivisti, le barche si troverebbero a “circa 27 ore di rotta mantenendo una velocità costante di 5 nodi”.
Le fonti israeliane citate da Channel 12 precisano che prima dell’ingresso nelle acque territoriali, la Marina inviterà gli attivisti a tornare indietro. Se il rifiuto persisterà, scatteranno stop e trasferimento forzato in Israele, con possibilità di espulsione volontaria o arresto e processo speciale. Alcune imbarcazioni potrebbero essere confiscate, altre affondate in mare. Infatti, l’ordine impartito alla marina israeliana sarebbe quello di fermare le imbarcazioni e addirittura di affondarne qualcuna. Non a caso, sarebbero stati schierati navi della marina, sommergibili e droni subacquei con cariche esplosive da 40 grammi, capaci di danneggiare gli scafi in vetroresina e far affondare le barche.
“Israele non intende consentire alle navi di rompere il blocco navale imposto alla Striscia di Gaza per non creare un precedente”, si legge sul sito della tv. “Il piano israeliano prevede di prendere il controllo” della Flotilla “con l’impiego dell’unità speciale Shayetet 13”. In questo scenario, “centinaia di attivisti saranno radunati su grandi navi militari e condotti da Israele nel porto di Ashdod per essere interrogati e deportati. Il fatto che ci siano circa cinquanta imbarcazioni non consentirà il loro traino, quindi alcune saranno affondate in mare”.
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