29 Settembre 2025
Pedro Sanchez, Fonte: Imagoeconomica
La Spagna ha deciso di vietare agli Stati Uniti l'utilizzo delle basi militari situate a Rota (Cadice) e Morón de la Frontera (Siviglia) per l'invio ad Israele di armi. Il primo ministro Pedro Sánchez, fedele dunque alla stretta posta dal suo esecutivo per contrastare il genocidio a Gaza, ha deciso di rafforzare l'embargo sulle armi dirette verso lo Stato israeliano ostacolando la rotta di rifornimento statunitense. Una mossa significativa ma che crea riverberi negli equilibri politici (oltre che interni) dei Paesi limitrofi.
Obiettivo di questa nuova misura è di vietare che aerei e navi statunitensi carichi di armi, munizioni ed equipaggiamenti militari passino per le due basi militari spagnole sia che siano diretti subito ad Israele, sia che il loro tragitto preveda scali intermedi. A dichiararlo è stato il Comitato congiunto Ispano-Americano che gestisce l'uso quotidiano delle basi. "Rota e Morón non sono un colabrodo" hanno dichiarato fonti informate, rivendicando la "piena sovranità" spagnola delle due basi militari e affermando la necessità che ogni operazione militare riceva preventiva autorizzazione da parte delle autorità iberiche. Un passo importante per il governo spagnolo, che dà non pochi problemi all'organizzazioni logistica statunitense. Ora che infatti la base navale di Rota in particolare - quest'ultima affacciata sull'Oceano Atlantico e particolarmente strategica per Usa e Nato in quanto scalo tattico per aerei cargo, petroliere e bombardieri americani - non sarà più "disponibile", gli Stati Uniti potrebbero aggirare il divieto scegliendo altre rotte. Come appunto la Germania o l'Italia, senza necessariamente indicarlo nei piani di volo. Un escamotage che potrebbe fare scricchiolare la fiducia tra gli alleati.
Una questione che, tuttavia, non risulta nuova. Infatti, qualche mese fa, alcuni caccia F-35 statunitensi consegnati ad Israele evitarono le basi spagnole facendo scalo nella base Usa delle Azzorre, prima di attraversare lo Stretto di Gibilterra e proseguire il viaggio. Un episodio che a molti ha testimoniato il rispetto americano verso le decisioni spagnole, ma che comunque va inquadrata in un contesto di più ampi (e delicati) equilibri diplomatici, considerato che la penisola iberica si trova esattamente a metà strada tra gli Usa ed il Medio Oriente. A regolamentare il veto sarebbe l'Accordo di Difesa con gli Stati Uniti (1988) e le procedure operative del 2011 secondo cui è richiesta un'autorizzazione specifica per voli che trasportano "personalità, merci pericolose, passeggeri o merci che potrebbero essere controverse per la Spagna".
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