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Gaza, Spagna approva l'embargo totale sulle armi a Israele, stop anche ad import-export di materiale di Difesa e tecnologia dual use

È inoltre previsto il rifiuto delle domande di transito per carburanti per aerei con potenziale uso militare e il divieto di importazione di prodotti provenienti da insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, nonché di pubblicità di tali prodotti

23 Settembre 2025

Pedro Sanchez eletto premier di Spagna per la terza volta con 179 sì e 171 no, appoggio degli indipendentisti catalani in cambio dell'amnistia per la tentata secessione del 2017

Pedro Sanchez, Fonte: Imagoeconomica

La Spagna ha approvato il decreto sull'embargo totale di armi a Israele. Una misura intrapresa in merito al genocidio a Gaza, anche se non è l'unica come ha ricordato il ministro dell’Economia Carlos Cuerpo: "Tra le misure previste anche “il divieto di esportare a Israele e di importare da Israele materiale di difesa e prodotti di tecnologia di doppio uso". È inoltre previsto il rifiuto delle domande di transito per carburanti per aerei con potenziale uso militare e il divieto di importazione di prodotti provenienti da insediamenti illegali nei territori palestinesi occupati, nonché di pubblicità di tali prodotti.

Gaza, Spagna approva l'embargo totale sulle armi a Israele: 4 le misure totali

"Un'ulteriore prova dell’impegno politico del Governo e della leadership internazionale della Spagna e del primo ministro per il rispetto dei diritti umani" secondo Carlos Cuerpo. Il ministro ha dichiarato che "questo decreto legge esaurisce ogni ambito giuridico disponibile. Il governo spagnolo continua a guidare gli sforzi a livello internazionale facendo un passo avanti per aumentare la pressione sul governo d’Israele, in difesa della pace, della sicurezza internazionale e dei diritti umani".

Cuerpo ha segnalato che il decreto è "pioniere a livello internazionale include una disposizione per revocare le autorizzazioni vigenti e vietare future contrattazioni" con Israele. E "rafforza la trasparenza", poiché l'esecutivo comparirà ogni tre mesi al Congresso per "rendere conto" delle azioni in questo ambito e di eventuali "eccezioni" decise dal Consiglio dei ministri "per motivi di sicurezza nazionale".

Cuerpo ha anche ricordato che Madrid "ha sempre condannato gli attacchi e chiesto la liberazione degli ostaggi", e sottolineato che gli oltre 65mila morti, 125mila feriti, 2 milioni di sfollati forzati e le 250mila persone a rischio di denutrizione, "fra i quali molti bambini", sono dati "che ci devono spingere a seguire ad agire".

Queste iniziative urgenti che si sommano alle nove misure già varate dall'esecutivo spagnolo contro il genocidio a Gaza, sono "una manifestazione dell'impegno dell'impegno politico del governo per il rispetto del diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario, aumentando la pressione in tutti gli ambiti su Israele perché cessi il genocidio", ha concluso il ministro.

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