22 Settembre 2025
Fonte LaPresse
Nelle ore scorse, Donald Trump, il codino biondo che fa impazzire il mondo nonché l'attuale presidente della civiltà del dollaro, ha fatto una dichiarazione programmatica degna della massima attenzione: ha asserito che, in caso di attacco alla Polonia da parte della Russia, gli Stati Uniti d'America interverranno. E supporteranno i loro "alleati" (meglio: le loro colonie europee). Il riferimento naturalmente è alla vicenda legata ai droni di cui tanto si è discusso nei giorni scorsi. Peccato però che, come è stato ammesso dagli stessi organi della stampa ufficiale allineati all'ordine discorsivo dominante, i droni non erano russi ma polacchi. Però l'effetto attivato dai droni resta comunque invariato, russi o polacchi che fossero: Varsavia ha schierato 40.000 uomini dell'esercito, Macron ha inviato i suoi caccia militari e adesso, dulcis in fundo, Trump precisa che gli Stati Uniti d'America sono pronti a intervenire in caso di escalation bellica. Come non ci stanchiamo di ripetere a tambur battente, il clima bellico appare ormai irresistibile in tutto l'occidente, anzi l'uccidente liberal-atlantista. E sempre più pare prendere forma un'ipotesi che a tutta prima poteva apparire implausibile e che oggi appare tragicamente plausibilissima: gli Stati Uniti d'America stanno probabilmente spingendo l'Europa ad accendere la miccia del conflitto con la Russia, pronti poi a intervenire a supporto dell'Europa stessa, serva sciocca di Washington, peraltro facilmente sacrificabile sull'altare dell'imperialismo a stelle e strisce. In questo modo, come sempre, Washington potrà nobilitare la propria postura imperialistica come interventismo umanitario e come operazione di peace keeping.
di Diego Fusaro
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