Lunedì, 22 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Morte Charlie Kirk, in 200mila per i funerali a Glendale, Trump: "Martire della libertà, riceverà una medaglia", Rubio: "Assassinio politico" - VIDEO

Oltre 200mila allo State Farm Stadium per l’addio a Charlie Kirk. Trump, Vance e Rubio lo celebrano come “eroe” e “martire”. La moglie: “Perdono il killer”

22 Settembre 2025

Si sono tenuti nella serata di domenica 21 settembre i funerali di Charlie Kirk, allo stadio di Glendale, Arizona. Oltre 200 mila persone si sono presentare per dare l'ultimo saluto al fondatore di Turning Point Usa, ucciso in un attentato lo scorso 10 settembre, in Utah.

Molte stelle della politica a stelle e strisce hanno partecipato e hanno tenuto un discorso, fra cui Donald Trump, JD Vance e Marco Rubio. Il tycoon, nel suo intervento, ha definito Kirk un "martire della libertà" e ha promesso alla vedova Erika che il marito verrà insignito di una medaglia. Il Segretario di Stato ha rimarcato invece come la morte di Kirk sia un vero e proprio "assassinio politico".

Morte Charlie Kirk, in 200mila per i funerali a Glendale, Trump: "Martire della libertà, riceverà una medaglia", Rubio: "Assassinio politico"

Una folla oceanica ha riempito lo State Farm Stadium di Glendale, in Arizona, per rendere omaggio a Charlie Kirk, il leader di Turning Point Usa ucciso a fucilate il 10 settembre durante un intervento alla Utah Valley University. Oltre 200 mila persone, molte arrivate da altri Stati, si sono messe in fila dall’alba, alcune accampandosi dalla notte precedente. La sicurezza è stata rafforzata ai livelli del Super Bowl.

Il presidente Donald Trump, accolto da un boato al grido di “Usa! Usa!”, ha definito Kirk “un eroe americano e un martire della libertà” e ha annunciato la concessione della Presidential Medal of Freedom: “La pistola era puntata contro di lui, ma il proiettile era per tutti noi”.

Il vicepresidente JD Vance lo ha ricordato come “Atene e Gerusalemme nella stessa persona, la ragione e la fede insieme”, mentre il segretario di Stato Marco Rubio ha parlato di “assassinio politico” e di un uomo che “ha dato voce a una generazione che non voleva essere silenziata”.

La vedova Erika Kirk, in lacrime, ha detto di perdonare l’assassino: “Mio marito voleva salvare i giovani, anche chi gli ha tolto la vita. La risposta all’odio non è altro odio”.

Pete Hegseth, capo del Pentagono, lo ha definito “un guerriero che combatteva non con le armi ma con il microfono”, mentre la direttrice dell’intelligence nazionale Tulsi Gabbard lo ha descritto come “una voce di verità che non sarà mai spenta”.

La cerimonia ha alternato canti cristiani, testimonianze e toni da comizio. “Non arretreremo. Se credete in Dio, nella famiglia e nella libertà, siete con noi”, ha esortato Donald Trump Jr. per poi gridare: “We are all Charlie!”.

Per i presenti, la morte di Kirk ha trasformato il dolore in una nuova mobilitazione. “La sua eredità è questa folla. La sua vita ci ha uniti”, ha detto un sostenitore, mentre l’abbraccio tra Trump ed Erika Kirk sul palco ha chiuso un evento che molti hanno definito “l’inizio di una nuova stagione per l’America conservatrice”.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti