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Attentato Kirk, le incongruenze che non tornano: da angolazione del proiettile e caduta del corpo, ai tre uomini sospettati di lanciare "segnali"

Sono diverse le ambiguità e le incongruenze nella narrazione sull'omicidio politico di Charlie Kirk. E se non fosse Tyler Robinson il vero esecutore dell'attentato? L'analisi accurata dei video social mostrano che altri tre uomini sospetti gravitavano attorno all'attivista

18 Settembre 2025

Ci sono diverse cose che non tornano nell'omicidio di Charlie Kirk. Tutte queste incongruenze fanno pensare che l'attivista Maga non sia stato ucciso dal ragazzino appostato sul tetto, Tyler Robinson, ma da qualcun altro che si trovava molto più vicino al palco da cui stava parlando.

Attentato Kirk, le incongruenze che non tornano: da angolazione del proiettile e caduta del corpo, ai tre uomini sospettati di lanciare "segnali"

La prima incongruenza è che Kirk, quando viene colpito, si accascia alla sua sinistra, come se il colpo fosse arrivato dalla sua destra. Invece, secondo la ricostruzione ufficiale, Robinson stava sul tetto proprio di fronte a Kirk, a 150 metri di distanza. Quindi il colpo deve essere frontale, se non addirittura con una leggera diagonale verso sinistra. Ora, con un Mauser che spara una palla a 800 metri al secondo, l'energia cinetica del proiettile è enorme e l'impatto avrebbe dovuto rovesciare Kirk all'indietro con la sedia, anziché farlo accasciare su un fianco. Prima anomalia. Poi ci sono non uno, ma addirittura tre personaggi intorno a Kirk che si comportano in modo ambiguo. Uno dei tre, in particolare, è perfettamente in corrispondenza lineare con l'attivista. Gli altri due uomini invece, ad un'analisi più accurata, si troverebbero dietro Kirk: uno, quello con la polo bianca, sembra fare segnali sospetti. Prima si tocca il cappellino e poi si tocca l'orecchio destro, gesti che destano qualche perplessità. Infatti, quando tocca il cappello in testa, non lo fa per spostarlo ma lo tiene esattamente nella medesima posizione. Subito dopo il secondo uomo: maglietta nera, fa uno strano gesto con il braccio e si tocca la spalla. Tutto questo pochissimi istanti prima lo sparo. Il gesto del tocco alla spalla dimostra tutta la sua poca naturalezza se osservato da altre angolazioni.

Il terzo personaggio però, quello con una borsa a tracolla, è il più interessante di tutti: fa due passi indietro, mentre Kirk risponde alla prima domanda. Poi resta immobile, mentre Kirk risponde alla seconda domanda durante il comizio alla Utah University. L'uomo, se guardato con maggior attenzione, sembra tenere qualcosa sotto l'ascella. Sembra più un oggetto solido, chiaro. Il tizio resta immobile per alcuni secondi accanto a Kirk e poi subito dopo lo sparo toglie la mano da sotto l'ascella. Quindi rapidamente fa due passi indietro e sembra infilare quell'oggetto in tasca.

Altra cosa curiosa: mentre tutti si voltano a guardare Kirk che è appena stato colpito, lui non lo guarda, non sembra interessato. Tutti istintivamente si voltano verso Kirk dopo il colpo ma il terzo uomo invece fa un passo indietro, infila l'oggetto in tasca e guarda davanti a sé come se volesse controllare se qualcuno l'ha visto. Dunque: due che fanno segnali, poi un terzo uomo che si comporta in modo assolutamente anomalo, piazzato proprio alla destra di Kirk. Non è inverosimile pensare che sia stato lui a sparare al giovane attivista conservatore. Nel frattempo però al centro della cronaca globale c'è la biografia di Tyler Robinson. Mentre i potenziali colpevoli si godono lo spettacolo seduti a casa loro, magari dall'altra parte del mondo. Il meccanismo è semplice: date in pasto alle masse un James Ray e nessuno si domanderà mai chi ha ucciso Martin Luther King. Date in pasto alle masse un Sirhan Sirhan e nessuno si domanderà chi ha ucciso davvero Robert Kennedy. Date in pasto alle masse un Tyler Robinson qualunque e nessuno si domanderà mai chi ha davvero ucciso Charlie Kirk.

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