21 Dicembre 2025
Alla Casa Bianca sono comparse nuove targhe bronzee lungo la Presidential Walk of Fame, installate su impulso del presidente, che attaccano duramente i due ex leader democratici: Barack Obama, chiamato dal tycoon "Barack Hussein" viene definito una "figura politica divisa", mentre Joe Biden è liquidato come "Sleepy Joe", ovvero "dormiglione", e indicato come il "peggior presidente della storia americana".
Particolarmente dura è la targa dedicata a Joe Biden, il cui ritratto è stato sostituito da quello dell’"Autopen". Qui l’ex presidente viene definito "Sleepy Joe Biden" e descritto come "il peggior presidente degli Stati Uniti nella storia". Il testo insiste su presunti "gravi declini mentali", parla di una "famiglia criminale" e accusa l’amministrazione dem di essere guidata dalla "sinistra radicale". La targa rilancia inoltre le fake news sulle elezioni del 2020, sostenendo che Biden si sia insediato "a seguito delle elezioni più corrotte mai viste negli Stati Uniti". Non mancano critiche feroci alla gestione economica, con riferimenti all’inflazione e all’Inflation Reduction Act, definito una "nuova truffa verde", oltre agli attacchi alle politiche migratorie. Nel testo si legge anche che "il suo disastro in Afghanistan è stato uno degli eventi più umilianti della storia americana", collegando poi la presunta "debolezza" di Biden all’invasione russa dell’Ucraina e all’attacco di Hamas del 7 ottobre contro Israele. Non è più indulgente la targa dedicata a Barack Obama, indicato con il nome completo "Barack Hussein", formula spesso usata in modo dispregiativo negli ambienti conservatori. Obama viene definito "una delle figure politiche più divisive della storia americana" e accusato di aver guidato "un’economia stagnante", oltre ad aver firmato il "terribile accordo sul nucleare iraniano" e gli accordi di Parigi sul clima, entrambi poi cancellati da Trump.
Di tutt’altro tenore, invece, le targhe dedicate allo stesso Trump che "ha salvato l'America". Quelle che raccontano il suo primo e secondo mandato descrivono un’azione di governo definita storica: "I più grandi tagli fiscali della storia", "Un’economia in forte espansione", la fine del NAFTA, la distruzione del califfato dell’ISIS e la firma degli "Storici Accordi di Abramo". Vengono inoltre esaltate le politiche su dazi e immigrazione, presentate come pilastri del suo ritorno alla Casa Bianca.
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