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Droni russi abbattuti in Polonia, Mattarella allarmista: “Tensioni simili a 1914”, Trump ironico: “Eccoci qui”, Mosca: “Diffusi miti pro-Ucraina"

Il ministero degli Esteri russo ha denunciato Varsavia di voler "diffondere miti" per alimentare l’escalation della cosiddetta "crisi ucraina". Per Mosca "non vi erano piani per colpire obiettivi sul territorio della repubblica di Polonia e che l'autonomia di volo dei droni utilizzati, che secondo Varsavia avrebbe attraversato il confine polacco, non supera i 700 chilometri"

10 Settembre 2025

Droni russi abbattuti in Polonia, Mattarella allarmista: “Tensioni simili a 1914”, Trump ironico: “Eccoci qui”, Mosca: “Diffusi miti pro-Ucraina"

Mattarella allarmista, Trump ironico. Due reazioni opposte alle nuove tensioni esplose dopo l’abbattimento di droni russi nello spazio aereo polacco. Da Lubiana, il presidente della Repubblica ha addirittura richiamato ai rischi di un’escalation incontrollata, evocando il 1914 e l’inizio della Grande Guerra. Dall’altra parte dell’Atlantico, il presidente americano si è limitato a un commento secco e sarcastico: “Eccoci qui”. Mosca, invece, ribatte accusando Varsavia di diffondere falsi miti a favore di Kiev.

Droni russi abbattuti in Polonia, Mattarella allarmista: “Tensioni simili a 1914”, Trump ironico: “Eccoci qui”, Mosca: “Diffusi miti pro-Ucraina"

Parlando dalla capitale slovena, nella prima tappa della sua visita ufficiale, Sergio Mattarella ha lanciato un monito allarmista contro il pericolo di una spirale bellica incontrollata: "Quello che crea allarme è che ci si muove in un crinale in cui anche senza volerlo si può scivolare in un baratro di violenza incontrollata".

Il capo dello Stato ha addirittura ricordato come l’imprudenza possa condurre a conflitti devastanti, citando l’estate del 1914: "L'imprudenza dei comportamenti provoca conseguenze anche se non sono scientemente volute". Un richiamo diretto alle responsabilità degli attori internazionali nell’attuale scenario.

Mattarella ha evocato i suoi ricordi giovanili di lettura storica: "Quando ero ragazzo ho letto uno dei primi libri di storia sullo scoppio della Prima guerra mondiale, sul luglio '14 che forse nessuno voleva far scoppiare, ma l'imprudenza dei comportamenti, come spesso avvenuto nella storia, provoca conseguenze non scientemente volute ma ugualmente provocate dai comportamenti che si mettono in campo. Per questo – ha aggiunto riferendosi agli ultimi episodi degli attacchi russi – è di gravissima responsabilità quel che avviene. Quanto avviene in Ucraina sta accentuando queste prospettive gravi".

Sul fronte americano, Donald Trump ha scelto la via dell’ironia. Su Truth Social ha commentato la notizia dei droni russi abbattuti con poche parole, definendo il fatto quasi un passaggio inevitabile: "Perché la Russia viola lo spazio aereo polacco con i droni? Eccoci qui!".

Mosca, invece, prova a smontare le accuse, parlando di propaganda polacca. Secondo la Tass, il ministero degli Esteri russo ha denunciato Varsavia di voler "diffondere miti" per alimentare l’escalation della cosiddetta "crisi ucraina". Nella versione di Mosca, "il ministero della Difesa ha confermato inequivocabilmente che non vi erano piani per colpire obiettivi sul territorio della repubblica di Polonia e che l'autonomia di volo dei droni utilizzati nella suddetta distruzione delle imprese del complesso militare-industriale ucraino, che, secondo Varsavia, avrebbe attraversato il confine polacco, non supera i 700 chilometri".

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