04 Settembre 2025
Von der Leyen e Ribera, fonte: imagoeconomica
Continua la spaccatura in Ue tra Teresa Ribera e Ursula von der Leyen su Gaza. La vicepresidente della Commissione ha apertamente parlato per la prima volta di "genocidio" in merito a quanto accade nella Striscia, puntando il dito proprio verso l'Ue: "Il genocidio a Gaza mette in luce l’incapacità dell’Europa di agire e parlare con una sola voce", ha detto la socialista nel suo discorso di stamattina agli studenti della Paris School of International Affairs of Sciences Po. Von der Leyen è da tempo nel mirino per non avere preso una posizione netta sul tema, tant'è che la Sinistra Ue ha presentato una nuova mozione di sfiducia, su Gaza e i dazi.
Non accenna a terminare la spaccatura in Ue tra Ribera e von der Leyen, rispettivamente vicepresidente e presidente della Commissione Ue. Da tempo la socialista denuncia il silenzio della numero uno di Palazzo Berlaymont su a Gaza, ed oggi è tornata sul tema, scandendo per la prima volta la parola "genocidio" in modo netto.
Non si tratta della prima volta che Ribera invece utilizza quella parola, visto che l'ultima volta aveva dichiarato: "A Gaza situazione vicina al genocidio, l'Ue non può restare paralizzata".
Recentemente, Ribera ha denunciato "l'inazione" di Bruxelles su Gaza. Durante un'intervista la socialista aveva sottolineato come l’impossibilità per l’Unione Europea di trovare un accordo per azioni concrete su quanto sta accadendo nella Striscia fosse una "vergogna".
Von der Leyen deve affrontare una nuova mozione di sfiducia da parte di Sinistra Ue. Il gruppo europarlamentare ha lamentato una mancata presa di posizione dell'ex ministro della Difesa tedesco su Gaza. Inoltre, l'accordo sui dazi raggiunto con Trump è stato definito senza giri di parole un "atto di vassallaggio".
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