01 Settembre 2025
William Schabas, fonte: Wikipedia
Il giurista e professore di diritto penale internazionale e di genocidi William Schabas, discendente di ebrei sopravvissuti all'Olocausto, ha dichiarato: "Israele sta commettendo il genocidio più grave mai riportato davanti a un tribunale internazionale, dobbiamo agire".
Il professor William Schabas, tra i massimi esperti mondiali di diritto penale internazionale e studi sul genocidio, ha definito il procedimento avviato dal Sudafrica contro Israele davanti alla Corte Internazionale di Giustizia "il caso di genocidio più grave mai portato davanti a un tribunale internazionale".
Discendente di sopravvissuti all’Olocausto, Schabas ha sottolineato che la politica israeliana a Gaza risponde ai criteri della Convenzione sul genocidio. "Israele mira a eliminare la popolazione arabo-palestinese dalla Striscia. Non si tratta solo di comportamenti militari, ma di dichiarazioni esplicite di leader politici che mostrano chiaramente l’intenzione genocidaria", ha spiegato, citando le parole del ministro della Difesa Yoav Gallant, che annunciò di voler privare Gaza di acqua, elettricità e cibo.
Secondo il giurista, la legittima difesa non può essere invocata da chi esercita un’occupazione illegale. "Un rapinatore non può appellarsi alla legittimità contro la polizia dopo aver commesso un crimine. Allo stesso modo, Israele non può invocare la difesa quando la sua occupazione è illecita", ha osservato.
Schabas ha inoltre richiamato l’attenzione sulla retorica razzista e populista che, storicamente, ha sempre preceduto e accompagnato i genocidi, dal Ruanda alla Namibia. "Oggi in Israele ritroviamo quelle stesse dinamiche di incitamento e disumanizzazione".
Il giurista ha poi puntato il dito contro gli Stati che, pur non partecipando direttamente al conflitto, offrono supporto militare e politico a Tel Aviv. "L’articolo 3 della Convenzione sul genocidio è chiaro: la complicità è un crimine. Stati Uniti, Germania e altri Paesi rischiano di essere ritenuti responsabili".
Per Schabas, Gaza rappresenta una prova decisiva per l’intero sistema giuridico internazionale. "Se i tribunali non applicheranno gli stessi standard visti in altri contesti, si consoliderà un sistema a due livelli e la credibilità del diritto internazionale sarà irrimediabilmente compromessa".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia