01 Agosto 2025
Putin e Zelensky Fonte: LaPresse
La Russia è pronta a cercare una pace duratura con l’Ucraina, ma a precise condizioni: il riconoscimento della sovranità russa sulla Crimea e sulle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson, nonché la rinuncia di Kiev a entrare nella Nato. A ribadirlo è stato il presidente Vladimir Putin, che ha assicurato la disponibilità di Mosca a “cercare compromessi”, sottolineando però che i presupposti per il negoziato restano invariati.
Nel corso del suo incontro con il presidente bielorusso Alexander Lukashenko, il leader del Cremlino ha dichiarato che per affrontare la crisi in modo costruttivo è fondamentale abbandonare le aspettative irrealistiche e tornare alla riservatezza del dialogo diplomatico. "Le delusioni derivano da aspettative eccessive, come sapete, è la regola generale", ha spiegato Putin ai giornalisti. "Per affrontare la risoluzione della questione in modo pacifico, è necessario condurre conversazioni dettagliate e non in pubblico", ha aggiunto, "e questo deve essere fatto con calma, nella riservatezza del processo negoziale”.
Il capo del Cremlino ha anche rivendicato i recenti sviluppi sul campo in favore delle forze russe, parlando di "dinamica positiva al fronte". Rispondendo a una domanda sull'avanzata a Chasiv Yar, ha affermato che Mosca sta semplicemente “riprendendo ciò che è suo, non si sta impossessando di ciò che di qualcun altro”. Il presidente ha ribadito che la città è ormai sotto controllo russo, nonostante le smentite da parte di Kiev.
Putin ha inoltre criticato l'assetto istituzionale ucraino, giudicandolo privo di legittimità costituzionale: "Il governo russo è stato formato nella stretta osservanza della Costituzione, ciò che non può essere detto dell'Ucraina". Un'affermazione rivolta direttamente a Volodymyr Zelensky, che secondo il presidente russo è rimasto in carica “nonostante il suo mandato sia scaduto nel maggio 2024”, approfittando dello stato di legge marziale.
Sul piano internazionale, il leader russo ha poi attaccato frontalmente l’Unione Europea, accusandola di non avere più sovranità politica. "Attualmente la Ue non ha alcuna sovranità politica, e seguirà la perdita anche di quella economica", ha detto.
Al fianco di Putin, il presidente bielorusso Lukashenko ha difeso l’operato di Mosca e criticato la linea adottata da Kiev: "Attaccheranno, cattureranno e andranno avanti, riconquisteranno", ha dichiarato, ricevendo la correzione di Putin: "Riprenderemo ciò che è nostro".
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