27 Giugno 2025
Trump e von der Leyen, fonte: imagoeconomica
Gli Usa aprono ad un proroga sui dazi all'Ue. La scadenza è fissata al 9 luglio, ma la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt ha dichiarato: "Il provvedimento potrebbe essere esteso anche se questa è una decisione che il presidente deve prendere. La scadenza non è critica. Il presidente può semplicemente fornire a questi Paesi un accordo se si rifiutano di farne uno entro la scadenza. Ciò significa che Trump può scegliere un’aliquota tariffaria reciproca che ritiene sia vantaggiosa per gli Stati Uniti". Tuttavia, è possibile che la soluzione offerta dal presidente americano non sia un "ramoscello d'ulivo". Gli Usa infatti sono comunque intenzionati ad imporre una soglia minima del 10% sui prodotti europei, ma viene richiesto anche un maggiore acquisto di gnl e materie critiche, tra cui il combustibile per il nucleare.
Gli Usa vanno verso una proroga dei dazi all'Ue. E Bruxelles è pronta ad accettare, in quanto "da qui al 9 luglio arrivare a un accordo sui Dazi è una cosa molto complicata. L'unica cosa che si può fare ora è un accordo di principio, per lavorare su determinate direttrici", riferiscono fonti della Commissione Ue. Non va dimenticato come Trump sia un "deal maker" che cerca di raggiungere accordi che possano essere vantaggiosi per il suo Paese. Per questo motivo i dazi non sono ancora diventati definitivi.
Il tycoon ha fatto lo stesso con la Cina, ed anzi, ha aggiunto: "Gli Stati Uniti hanno firmato ieri l’accordo commerciale con la Cina e un altro grosso accordo sta arrivando, forse con l’India". Con i dazi gli Stati Uniti hanno finora incassato “88 miliardi di dollari”, ha poi aggiunto Trump.
Così von der Leyen sulla proposta Usa: "Oggi abbiamo ricevuto l'ultimo documento statunitense per ulteriori negoziati. Lo stiamo valutando proprio ora. Quindi il nostro messaggio è chiaro: siamo pronti per un accordo. Allo stesso tempo, ci stiamo preparando all’eventualità che non si raggiunga un’intesa soddisfacente. Per questo abbiamo lanciato una consultazione su una lista di riequilibrio e difenderemo gli interessi europei secondo necessità. In breve, tutte le opzioni restano sul tavolo".
Sull’avanzamento dei negoziati commerciali, Leavitt ha aggiunto che il rappresentante commerciale statunitense Jamieson Greer sta "lavorando molto duramente" e ha avuto "discussioni buone e produttive con molti dei nostri principali partner commerciali".
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