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Freedom Flotilla, rimpatriati 4 dei 12 attivisti pro-Palestina del veliero Madleen, sequestrati da Israele in acque internazionali mentre diretti a Gaza con aiuti

A bordo vi erano 12 persone, tra cui Greta Thunberg: 8 sono stati arrestati in quanto si sono rifiutati di firmare i documenti di espulsione. Il ministro della Difesa Katz aveva definito il viaggio del veliero “un’operazione propagandistica a sostegno di Hamas”

10 Giugno 2025

Freedom Flotilla, rimpatriati gli attivisti pro-Palestina del veliero Madleen, sequestrati da Israele in acque internazionali mentre diretti a Gaza con aiuti

La nave Madleen della Freedom Flotilla

Gli attivisti filopalestinesi a bordo della nave Madleen della Freedom Flottilasequestrata lunedì dall’esercito israeliano in acque internazionali a 31 miglia dalla costa (circa 57 km) mentre tentava di raggiungere la Striscia di Gaza con aiuti umanitari, sono stati trasferiti all’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv in vista del loro rimpatrio. A bordo vi erano 12 persone, tra cui Greta Thunberg, l’attivista brasiliano Thiago Avila e l'europarlamentare franco-palestinese Rima Hassan.

Freedom Flotilla, rimpatriati 4 dei 12 attivisti pro-Palestina del veliero Madleen, sequestrati da Israele in acque internazionali mentre diretti a Gaza con aiuti

In un messaggio pubblicato oggi sulla piattaforma X, il Ministero degli Esteri israeliano ha precisato che “coloro che si rifiutano di firmare i documenti di espulsione e di lasciare Israele saranno deferiti a un’autorità giudiziaria, in conformità con la legge israeliana, per autorizzarne l’espulsione”. Il ministero ha aggiunto che, presso l’aeroporto, gli attivisti hanno potuto incontrare i consoli dei rispettivi Paesi. 8 dei 12 attivisti hanno rifiutato il rimpatrio e sono stati arrestati. Ad accettare l'espulsione da Israele sono stati 4 attivisti, tra cui Greta Thunberg imbarcata su un volo verso la Svezia.  

Gli attivisti sono stati chiusi in una stanza dall'Idf e costretti a vedere il video dell'attentato del 7 ottobre.

La Madleen è stata fermata lunedì mattina in acque internazionali mentre cercava di raggiungere Gaza, "forzando il blocco navale imposto" secondo quanto riferito da Israele. La nave è stata sequestrata a 31 miglia dalla costa (57 km), ben oltre il limite delle acque costiere (che arriva a 12 miglia). A bordo, dodici attivisti di diverse nazionalità – francesi, tedeschi, brasiliani, turchi, svedesi, spagnoli e olandesi – partiti il 1° giugno dall’Italia, portando aiuti alla popolazione palestinese, stremata da oltre 20 mesi di guerra. 

L’esercito israeliano ha confermato di aver “abbordato” l’imbarcazione nel corso della notte. La nave è stata successivamente scortata da due unità della marina militare fino al porto di Ashdod, nel sud di Israele, dove è giunta in serata.

L’organizzazione Freedom Flotilla, che ha organizzato la missione e noleggiato l’imbarcazione, ha confermato che tutti gli attivisti si trovano sotto la custodia delle autorità israeliane. In un post diffuso su X, l’organizzazione aveva ribadito la richiesta di liberazione immediata: “Continuiamo a chiedere l’immediato rilascio di tutti i volontari”, si legge nel messaggio, aggiungendo che “la loro detenzione è illegale e costituisce una violazione del diritto internazionale”.

Israele ha fatto sapere che gli aiuti umanitari trasportati dall’imbarcazione saranno consegnati a Gaza "tramite i canali umanitari operativi".

L'abbordaggio della nave, avvenuto in acque internazionali, è "un processo alle intenzioni": la Madleen è stata sequestrata ancora prima che entrasse nelle acque israeliane, quando poteva ancora cambiare rotta e dirigersi verso coste diverse da quelle di Gaza.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha commentato, nei giorni scorsi, le azioni della Freedom Flotilla e della Madleen.Infettata dall’ipocrisia”, così ha definito l'organizzazione filopalestinese: “Gli attivisti filo palestinesi sono venuti a manifestare contro lo Stato di Israele, l’unico vero Stato democratico del Medio Oriente impegnato nella lotta ai terroristi, i quali deliberatamente sparano ai cittadini israeliani nascondendosi dietro quelli palestinesi. Questa flotta è infettata dall’ipocrisia”. Il ministro della Difesa Israel Katz aveva inoltre chiesto che la nave venisse fermata, definendo il viaggio del veliero “un’operazione propagandistica a sostegno di Hamas”.

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