09 Aprile 2025
Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)
La Commissione Europea ha approvato i contro dazi al 10% e 25% nei confronti dei prodotti made in Usa; verranno applicati in tre tranche a partire dal 15 aprile, la seconda sarà il 16 maggio e la terza il primo dicembre. Nel frattempo sul fronte asiatico, la Cina aumenta l'escalation portando le contro tariffe sulla merce statunitense dal 34% all'84%.
La Commissione Europea ha approvato l'applicazione delle contro tariffe nei confronti dei prodotti Usa al 10% e al 25% e avverrà in tre tranche: la prima al via il 15 aprile prossimo vale 3,9 miliardi di euro, la seconda del 16 maggio vale 13,5 miliardi e la terza, il primo dicembre, 3,5 miliardi di euro. La decisione è stata presa all'interno di un comitato tecnico secondo il meccanismo noto come "comitatologia" dove i rappresentanti tecnici dei Paesi membri rilasciano un parere formale circa atti di esecuzione della Commissione. L'Ungheria è l'unico paese ad aver votato contro. Concluse le procedure interne della Commissione, verrà pubblicato l'atto di esecuzione e i dazi saranno effettivi già nel giro di una settimana. La decisione, però, è reversibile: i dazi "possono essere sospesi in qualsiasi momento", ha fatto sapere in una nota la Commissione, "qualora gli Stati Uniti accettino una soluzione negoziata equa ed equilibrata". Via libera alle trattative dunque, a partire verosimilmente dall'incontro della premier Meloni con il tycoon in persona il 17 aprile esattamente due giorni dopo dall'entrata in vigore delle contro tariffe Ue sui prodotti Usa.
Sul fronte orientale invece, la Cina non batte ciglio e continua l'escalation nella guerra commerciale con gli Usa dopo l'ultima decisione della Casa Bianca di aumentare le tariffe dal 34% al 104% in vigore da oggi. Pechino ha rilanciato ora con un aumento delle contro misure all'84% sui beni provenienti dagli Stati Uniti. Nel frattempo Donald Trump non si lascia intimidire: "La Cina vuole un accordo sui dazi ma non sa come ottenerlo, attendo la loro chiamata", aveva detto; mentre accoglie leader internazionali allo Studio Ovale per negoziare, invita i paesi a portare a compimento quello che era il suo obiettivo ultimo con l'introduzione delle tariffe, ovvero la relocalizzazione delle aziende negli States: "Questo è un ottimo momento per trasferire le vostre aziende negli Stati Uniti come Apple e molte altre stanno facendo. Zero dazi. Non aspettate, fatelo ora".
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