08 Aprile 2025
Trump e Meloni, fonte: imagoeconomica
Giorgia Meloni volerà a Washington per incontrare Donald Trump il 17 aprile. Il tema dell'incontro bilaterale tra i due leader saranno ovviamente i dazi imposti dagli Usa all'Unione Europea. La speranza della premier è convincere il tycoon a rimuovere le tariffe al 20% nei confronti dell'Europa, come auspicato dallo stesso Elon Musk nel video collegamento durante il congresso della Lega; altrimenti, l'obiettivo minimo sarebbe riuscire a dimezzarle. Mentre Meloni si prepara al vertice con task force ministeriali e incontri con i rappresentanti delle categorie produttive, a livello europeo crescono le aspettative affinché Meloni possa negoziare con l'altra sponda dell'Atlantico a nome collettivo.
Dopo settimane di incertezza, Palazzo Chigi ha finalmente comunicato la data ufficiale dell'incontro tra Meloni e Trump, sarà il 17 aprile. La premier arriverà a Washington nella serata del 16 aprile per incontrare il tycoon il giorno dopo, ma sarà subito di ritorno per dare il benvenuto il 18 aprile al vicepresidente Usa, JD Vance in visita a Roma. L'obiettivo della visita lampo di Meloni è trattare con il Presidente Usa della questione dazi. La posizione della premier, che conta della vicinanza e della stima di Trump, è la carta su cui si fondano le speranze europee di poter negoziare con il tycoon.
L'obiettivo di Meloni è convincere Trump al dietrofront, "Vorrei lo 0 a 0", ha dichiarato ai ministri. Altrimenti, la possibilità intravista dalla premier, nonché obiettivo minimo dell'incontro, è ottenere dal tycoon che dimezzi al 10% il dazio sulle merci europee. Il successo pieno, soprattutto dal punto di vista dell’Italia, sarebbe riuscire ad escludere alcune categorie merceologiche dalla lista dei beni tariffati. Il momento per negoziare con Trump è propizio, da parte dell'Italia ma anche in Europa, dove, come commenta Tajani "c'è una posizione maggioritaria per avanzare una trattativa". Il vice premier ha anche sottolineato che "non è stata messa sul tavolo" la risposta aggressiva proposta dalla Francia ovvero la misura di Macron di fermare gli investimenti francesi negli States. Niente allarmismo per le tariffe di Trump quindi, che, come ha affermato Meloni "causa danni maggiori dei dazi", ma ricerca di un dialogo con il tycoon, "determinazione e pragmatismo".
Nel frattempo la premier si sta preparando al vertice con Trump con una task force ministeriale tenutasi nella giornata di ieri e con un incontro con i rappresentanti delle categorie produttive per capire in che modo le tariffe Usa impattano sulle loro attività. Gli aiuti alle imprese, ad ogni modo, entreranno in discussione solo nel caso di un completo fallimento delle trattative, anche si stanno delineando già eventuali strumenti negoziali ed economici. La priorità però rimane trattare con il tycoon e farlo anche in nome dell'Unione Europea. "Va da leader in un'Europa senza leader", ha commentato il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti. "Va conscia del fatto che la politica dei dazi riguarda l'Ue ma anche a cercare una modalità di confronto chiaro con Trump" ha concluso.
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