18 Marzo 2025
Putin e Trump, fonte: imagoeconomica
È l'atteso giorno della telefonata tra Trump e Putin che potrebbe portare alla pace in Ucraina. Il contatto telefonico tra i due avverrà stamattina, e sarà molto importante, quasi fondamentale, per il destino del conflitto in corso da febbraio 2022. Sia il Cremlino che la Casa Bianca sono concordi nel dire che manca ormai poco, ed uno degli aspetti più importanti che avrebbe sbloccato la trattativa potrebbe essere il riconoscimento Usa della Crimea russa.
"Oggi parlerò con il presidente Putin della guerra in Ucraina. Molti elementi dell'accordo finale sono stati concordati, ma molto resta ancora da fare. Migliaia di giovani soldati sono uccisi. Ogni settimana porta 2.500 morti fra i soldati, da tutte e due le parti, e questo deve finire ora. Aspetto con impazienza di parlare con Putin", sono le parole di Trump, probabilmente le ultime prima dell'agognata telefonata con il suo omologo russo. Gli fa eco la sua portavoce Karoline Leavitt: "Non siamo mai stati più vicini di cosi alla pace. Siamo sulla linea delle 10 yard della pace", spiega con una metafora sul football.
La Casa Bianca prospetta un annuncio, così come asserito dal tycoon ieri sull'Air Force One. il Cremlino parla di "passo importante". Trump aveva anche dichiarato che nel corso del colloquio si sarebbe parlato di "questioni territoriali, centrali energetiche e divisione di alcuni asset". Il presidente ucraino Zelensky finora ha ribadito che "l’integrità territoriale è una linea rossa non negoziabile", ma è possibile che Kiev venga tagliata fuori da questi negoziati. Zelensky ha accettato la proposta di una tregua per 30 giorni e, secondo Washington, deve prendere atto della necessità di sacrifici territoriali. L'ultima novità è rappresentata dal passo in avanti che avrebbe fatto Washington nel riconoscere la Crimea come russa, pur di porre fine alla guerra.
Trump ha posto l'accento anche su questioni legate al campo di battaglia: "Parlo con il presidente russo per salvare soldati che sono in grave difficoltà, sono circondati dalle truppe russe. Credo che non sarebbero più qui se non fosse per me. È una situazione critica. Quello che sta succedendo in Ucraina non va bene, vediamo se riusciamo ad arrivare ad un accordo di pace. Penso che saremo in grado di farlo. Sono coinvolto per una questione di umanità, vogliamo un cessate il fuoco e poi un accordo di pace", ha dichiarato.
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