07 Marzo 2025
Von der Leyen, fonte: imagoeconomica
"Viviamo in tempi pericolosi, la sicurezza dell'Europa è minacciata in modo serio, la questione ora è se saremo in grado di reagire con la rapidità necessaria”. Queste le surreali parole della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, la vestale del neoliberismo guerrafondaio delle brume di Bruxelles. Elle ha presentato l'osceno piano “Rearm Europe”, articolato in cinque punti, per aumentare la spesa europea destinata alla difesa. "Viviamo in tempi molto pericolosi”, ha asserito la sacerdotessa della tecnocrazia repressiva della UE, ribadendo che “non serve che descriva la grave natura delle minacce che affrontiamo, o le conseguenze devastanti che dovremo sopportare se quelle minacce si realizzassero". Ovviamente non è chiaro in che cosa consista tale minaccia, che probabilmente esiste solo nella testa degli euroinomani di Bruxelles. Quel che è certo è che l'Unione Europea si conferma un treno in corsa verso l'abisso, un tempio vuoto, una macchina repressiva che rischia di distruggere il vecchio continente non solo economicamente. Gli stessi che impongono ai cittadini l'efficientamento energetico e la svolta green, sono quelle che poi promuovono la guerra e le bombe umanitarie. L'Unione Europea riesce in questo contesto ad essere perfino più pericolosa di Washington, rivelandosi più realista del re. Ora che Trump vuole la pace, avendo capito che non può sconfiggere Putin, l'Unione Europea stoltamente insiste con le ragioni irragionevoli della guerra e con Lo stolto sostegno al guitto di Kiev. Non avrete certo dimenticato che uno dei teoremi fondativi dell'Unione Europea, ripetuto ossessivamente, era quello secondo cui "l'Unione Europea ci protegge dalle guerre". Possiamo ora dire senza tema di smentita che quel teorema, come moltissimi altri, era una menzogna.
Di Diego Fusaro.
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