27 Febbraio 2025
Call di fuoco tra i partner Ue dove ad essersi presi la scena sono stati Meloni e Macron. La premier contesta al presidente francese la sua visita: "A che titolo sei andato a Washington da Trump?", le avrebbe chiesto al presidente francese, che a sua volta ha risposto: "Ho rappresentato soltanto la Francia", ma l'inquilina di Palazzo Chigi ha stigmatizzato: "Le iniziative che dovrebbero essere condivise preventivamente con tutti gli stati Ue".
"Io vorrei sapere a che titolo sei andato a Washington". Questa la frase che durante il collegamento tra i leader europei in videochiamata ha spiazzato Macron. Per Meloni c'è un "problema di metodo", e lo fa presente durante il vertice in cui sono collegati tutti e 27 i leader dell'Europa. "È un modo di procedere anomalo segno di una carenza di visione", spiega Meloni che punta il dito anche sul vertice di Parigi fatto in fretta e furia per rispondere a quello in Arabia Saudita tra Usa e Russia.
Per un resoconto di quanto accaduto a Washington "bastava un rapporto scritto". Uno dei temi che interessano più da vicino l'Europa è l'invio di truppe in Ucraina con Regno Unito e Francia favorevoli. Per l'Italia invece è un no, ribadito anche dal ministro della Difesa Crosetto: "Contingenti non si inviano come un fax". E Meloni lo ribadisce: "Una soluzione poco efficace, forse la più complessa. Servono garanzie di sicurezza americane", spiega, gelando Macron. L'invio di truppe sì, ma solo con l'egida Onu, come anticipato dal Giornale d'Italia.
"Inviare truppe europee in Ucraina è un'ipotesi poco efficace e molto rischiosa. È necessario dare a Kiev concrete garanzie di sicurezza in un contesto Nato", ha spiegato Meloni dopo il bilaterale con il primo ministro svedese Ulf Kristersson a Palazzo Chigi.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia