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Commissione Ue, 132 mln € da von der Leyen ai media prima delle europee di giugno per “ottenere buona stampa”, ma nomi e cifre secretati

Per questi 132 milioni si è ricorsi a un framework contract. Il documento appalta tutto come intermediario all’agenzia privata di pubblicità Havas Media France del gruppo Vivendi

12 Febbraio 2025

Commissione Ue, 132 mln € da von der Leyen ai media prima delle europee di giugno per “ottenere buona stampa”, ma nomi e cifre secretati

Von der Leyen, fonte: imagoeconomica

La Commissione Ue ha elargito ben 132,82 milioni di euro ai media in relazione alle elezioni europee del giugno scorso. Una cifra monstre di cui però oltre alla somma totale, si sa molto poco. Nomi e cifre sono secretati e c'è parecchio mistero sulla concessione di questi fondi.

Commissione Ue, 132 mln € da von der Leyen ai media prima delle europee di giugno per “ottenere buona stampa”

Von der Leyen ovviamente non ha fatto tutto da sola. Il grosso lavoro riguardo l'elargizione è stato coordinato dalla presidente maltese dell’Europalamento Roberta Metsola in sintonia con la numero uno tedesca della Commissione europea Ursula von der Leyen, e con il contributo del Consiglio dei 27 governi, della Banca Europea degli investimenti e del Comitato economico e sociale.

Per elargire questi fondi è stato utilizzato un particolare metodo amministrativo che consentirebbe di mantenere il segreto sui singoli pagamenti e sulle testate percettrici, e così succede che certe testate possono diventare succube dalle istituzioni europee, mentre dovrebbero controllare come certi organi utilizzano questi fondi.

Per questi 132 milioni si è ricorsi a un framework contract. Il documento appalta tutto come intermediario all’agenzia privata di pubblicità Havas Media France del gruppo Vivendi, ed il mistero sta proprio in questo: cercare di capire come Havas abbia ripartito i pagamenti ai media in accordo con i vertici Ue. Ci sarebbe anche un'esenzione da alcune restrizioni, come l’obbligo di mettere a gara i pagamenti oltre i 14 mila euro e di registrarli sul maxi database ted.europa.eu con altre centinaia di migliaia di appalti, pur non facili da individuare per comuni cittadini. 

Dall'Ue bocche cucite: Metsola che non fornirà altre informazioni sul contratto con Havas perché si può avviare la procedura burocratica di "accesso ai documenti dell’articolo 15 del Trattato sul Funzionamento dell’Ue". E von der Leyen ha spiegato che he Havas, "in linea con il contratto quadro", deve "assicurare che la diffusione di qualsiasi informazione non comprometta gli interessi commerciali degli operatori economici".

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