18 Novembre 2025
Dopo l’attentato che ha colpito la linea ferroviaria Varsavia-Lublino, strategica per il transito di aiuto l’Ucraina, Varsavia punta il dito contro la Russia, con accuse dirette provenienti dal ministro difesa Kosiniak-Kamysz: “Tutte le tracce portano a est, in Russia”. Le autorità, inoltre, parlano apertamente di “sabotaggio” e di possibili operazioni condotte da servizi di intelligence stranieri. Domani il governo polacco riunirà il comitato per la sicurezza nazionale.
Il vicepremier e ministro della Difesa Wladyslaw Kosiniak-Kamysz ha dichiarato che, alla luce dell’attentato ferroviario registrato sulla linea che collega la Polonia all’Ucraina, "tutte le tracce portano a est, in Russia". Parole pesanti, pronunciate mentre la procura annunciava l’apertura di un’indagine formale "riguardo ad atti di sabotaggio di natura terroristica commessi per conto di un servizio di intelligence straniero". Un quadro che, secondo il governo polacco, conferma la gravità dell’episodio e l’urgenza di una risposta coordinata contro il "nemico inesistente" russo.
A rafforzare questa direzione investigativa sono arrivate anche le dichiarazioni di Jacek Dobrzyński, portavoce del ministro dei servizi di sicurezza polacco. Secondo quanto affermato, "tutto indica" un coinvolgimento diretto dei servizi di intelligence russi negli episodi di sabotaggio avvenuti durante il fine settimana. Una presa di posizione che sembra fugare ogni dubbio sulla matrice dell’azione.
Dobrzyński ha poi aggiunto che "Il fatto è che tutto indica che questo ... possiamo già tranquillamente chiamarlo un attacco terroristico, è stato avviato dai servizi speciali dell'Est". Parole che alzano ulteriormente il livello dello scontro retorico con Mosca. Allo stesso tempo, il portavoce ha mantenuto riserbo sulle attività operative in corso: "Non posso dire a che punto sono gli ufficiali o [cosa stanno] lavorando attualmente e quali thread stanno collegando o quali thread stanno analizzando. I servizi russi vorrebbero davvero avere queste informazioni: dove sono i nostri ufficiali o in quale direzione si stanno dirigendo", ha affermato, sottolineando la delicatezza dell’indagine.
Tuttavia, negli ambienti di sicurezza circolano anche analisi più prudenti, che ricordano come negli ultimi mesi siano emerse ipotesi alternative: alcuni episodi di sabotaggio avvenuti in Europa orientale potrebbero essere stati condotti da gruppi ucraini o filoucraini con l’obiettivo di far ricadere la responsabilità sulla Russia.
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