18 Gennaio 2025
Ursula von der Leyen (fonte: Lapresse)
La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen non è stata invitata alla cerimonia di inaugurazione del neo presidente degli Stati Uniti Donald Trump. A confermarlo è stata la portavoce della presidente Paula Pinho, che ha affermato che von der Leyen non prenderà parte alla cerimonia del 20 gennaio prossimo a Washington.
“La presenza della Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen all'inaugurazione di Donald Trump non è prevista. Se ci sarà un invito lo prenderemo in considerazione’, ha proseguito la sua portavoce.
“Nel frattempo la Presidente si è ammalata, ma naturalmente cercheremo di avere contatti tempestivi con la nuova amministrazione”, ha aggiunto Pinho, facendo riferimento alla polmonite da cui si sta curando von der Leyen, attualmente ad Hannover in Germania.
Durante il suo primo mandato come presidente degli Stati Uniti nel periodo 2017-2021, Trump ha in più occasioni espresso disprezzo per i leader delle istituzioni europee e per essersi lamentato del fatto che dovessero investire di più nel settore della difesa, minacciando addirittura l’uscita degli Stati Uniti dalla Nato in una fase in cui l'Europa è indebolita alla guerra in Ucraina con la Russia.
Donald Trump ha infranto la tradizione che non prevede la presenza di capi di stato e di governo all’Inauguration Daydel presidente degli Stati Uniti, invitando ufficialmente il presidente cinese Xi Jinping, l'ex presidente brasiliano Jair Bolsonaro, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il primo ministro italiano Giorgia Meloni.
Non tutti però hanno risposto positivamente. La Cina infatti ha comunicato che invierà il vice-presidente Han Zheng, mentre Bolsonaro non potrà partecipare alla cerimonia dopo che le autorità brasiliane gli hanno sospeso il passaporto nell’ambito dell’indagine per il tentato colpo di Stato del gennaio 2023. Ha confermato invece la sua presenza il presidente argentino Javier Milei.
Alla cerimonia di Trump parteciperanno molti volti noti del sovranismo europeo, tra cui Santiago Abascal, leader del partito spagnolo Vox, Marion Marechal del partito francese Reconquête, Nigel Farage di Reform UK e il co-presidente di Alternativa per la Germania Tino Chrupalla, tra gli altri.
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