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Ucraina, Macron pronto ad inviare truppe se Russia sfonda il fronte, Cremlino: "È il ciclo settimanale", Salvini: “Mai soldati italiani"

Botta e risposta tra il presidente francese e la Russia

02 Maggio 2024

Macron in Cina ha fatto benissimo. E ha ragione a criticare Washington, l'Europa cerchi la sua autonomia

Macron, fonte: imagoeconomica

Macron ha dichiarato al settimanale britannico l’Economist: "Se i russi dovessero sfondare le linee del fronte, se ci fosse una richiesta ucraina - cosa che oggi non avviene - dovremmo legittimamente porci la domanda". "Escluderlo a priori non significa imparare la lezione degli ultimi due anni", quando i Paesi della Nato avevano inizialmente escluso l'invio di carri armati e aerei all'Ucraina prima di cambiare finalmente idea, ha aggiunto.

Macron: "Faremo tutto quello che è possibile"

Non è la prima volta che il presidente francese si esprime in merito. In occasione della Conferenza di Parigi sull’Ucraina, il 26 Febbraio scorso, aveva dichiarato: “Faremo tutto quello che c'è da fare affinché la Russia non possa vincere questa guerra", aveva detto Macron, aggiungendo che "per raggiungere quest'obiettivo, tutto è possibile" e l'invio di truppe occidentali, in futuro, non può "essere escluso".

Cremlino: "È il ciclo settimanale"

Il Cremlino ha prontamente schernito il presidente francese. Maria Zakharova, ministro degli esteri russo, ha dichiarato alla Tass: “Apparentemente, questo ha qualcosa a che fare con i giorni della settimana, questo è il suo ciclo".

In tutta risposta, il ministro delle Infrastrutture e i Trasporti Matteo Salvini ha scritto su X: "Mai un soldato italiano a morire nel nome di Macron. Io la penso così”.

La situazione in Ucraina oggi 

Intanto, la situazione in Ucraina resta complicata per Kiev, che ha perso anche Chasiv Yar. Zelensky denuncia la distruzione dalla Russia. Su Telegram scrive: "Solo nel mese di aprile, i russi hanno utilizzato più di 300 missili di diverso tipo, quasi 300 droni e più di 3.200 bombe aeree guidate contro l'Ucraina. Le nostre città, da Sumy a Odessa, Dnipro, Kharkiv, Donetsk, Mykolaiv, Kherson, soffrono questo vile terrore ogni giorno e ogni notte". La Russia ha esposto a Mosca, al Parco della Vittoria, i "trofei" militari riportati dalle battaglie con l’Ucraina, vale a dire i carri armati.

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