18 Febbraio 2024
Navalny, fonte: imagoeconomica
Non si placano le polemiche relative alla morte di Aleksej Navalny tanto che il quotidiano tedesco Bild lancia un'indiscrezione secondo cui l'attivista russo sarebbe morto "forse poco prima di una sua possibile liberazione" nell'ambito di uno "scambio di detenuti" tra Usa, Russia e Germania. Intanto Novaya Gazeta rivela che la salma si trova in un'obitorio in Siberia. Secondo un paramedico che lavora nelle ambulanze di Salekhard "hanno portato il corpo alla morgue e poi hanno messo due poliziotti a piantonare l'ingresso". Sul corpo sarebbero stati individuati lividi forse provocati da convulsioni: uno sarebbe compatibile con il massaggio cardiaco.
Sempre secondo il tabloid con sede a Berlino, infatti, era stato programmato uno scambio di prigionieri tra Washington, Mosca e Berlino con il presidente Putin che spingeva per riavere l'assassino di Tiergarten, un agente che aveva ucciso un oppositore del presidente russo a Berlino nel 2019. “Lo ha persino accennato pubblicamente in un'intervista con Tucker Carlson. Si parlava della possibilità che Putin, in cambio, rilasciasse Navalny", secondo la ricostruzione.
Intanto continuano le manifestazioni di protesta in tutta l'Europa cui si sono aggiunti parecchi arresti in Russia. Nei primi due giorni dalla morte la polizia russa ha fermato almeno 401 persone in tutto il Paese. A Varsavia davanti all'ambasciata russa in Polonia hanno manifestato un centinaio di persone. Denislan, un russo di 29 anni, ha spiegato di essere venuto per protestare contro gli "assassini politici" e di vedere in Navalny un "simbolo della società civile russa". "Sono qui perché la Russia dovrebbe e potrebbe essere un paese democratico", ha detto. I manifestanti hanno gridato slogan tra cui "Putin, assassino" e "Non dimenticare mai, non perdonare mai".
Diverse centinaia di persone si sono radunate anche in Lituania. La manifestazione si è svolta presso il memoriale delle vittime dell'occupazione sovietica a Vilnius. Un centinaio, più o meno, anche a Berlino davanti all'ambasciata russa. "Putin assassino, Putin all'Aia!" ha scandito la folla radunata sul viale Unter den Linden. In una folla prevalentemente di lingua russa con mescolanza di tedeschi, molti cartelli riportavano foto o citazioni di Navalny o insulti contro Vladimir Putin.
"È un duro colpo a livello emotivo. Stiamo aspettando la conferma ufficiale da parte della famiglia", ha detto all'AFP Evgeni Syrokin, coordinatore del movimento "FreeNavalny" in Germania. "Questo ci motiva a continuare a lavorare. Stiamo combattendo contro Putin". Dietro di lui, fiori, candele e foto di Alexei Navalny si moltiplicavano sul marciapiede. "L'hanno ucciso, non ci sono dubbi. Per me è solo orrore ed è il segno che hanno perso la bussola", ha detto dal canto suo Marat Guelman, noto collezionista russo, critico di Mosca, ora residente a Berlino.
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