31 Dicembre 2023
Netanyahu, fonte: imagoeconomica
Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un discorso televisivo ha detto che Israele sta combattendo su "tutti i fronti" in una guerra che “durerà ancora molti mesi fino al raggiungimento della vittoria”. "Sono impegnato a respingere le pressioni internazionali per mettere fine alla guerra", ha aggiunto."Dagli israeliani sento dire in continuazione: 'continuate finoalla vittoria totale, non fermatevi'. E per questo è necessario altro tempo" ed ha affermato “ho respinto molte pressioni internazionali per la tregua”.
"Ci assicureremo che Hamas non possa continuare ad essere una minaccia per Israele" ha ribadito Netanyahu, secondo il quale l'obbiettivo principale - oltre alla distruzione delle milizie palestinesi - è di riportare a casa gli ostaggi israeliani. Il Primo Ministro di Israele ha inoltre sottolineato come sia impegnato a riportare la sicurezza alla frontiera settentrionale malgrado i ripetuti attacchi delle milizie libanesi di Hezbollah."Stiamo operando contro l'Iran in maniera costante, dovunque e in ogni modo".
Nei contatti per la liberazione dei 129 ostaggi trattenuti da Hamas a Gaza "vediamo la possibilità, forse, di uno spostamento" così il premier Benyamin Netanyahu. "Tuttavia non voglio creare aspettative" ha aggiunto, mentre nel centro di Tel Aviv migliaia di persone partecipano stasera ad una manifestazione in cui invocano la liberazione immediata di tutti i prigionieri. "Hamas presenta una serie di ultimatum, mentre noi continuiamo ad esercitare su di loro una pressione militare ed anche a mantenere un atteggiamento calcolato nelle trattative". "Se ci sarà la possibilità di un accordo, sarà realizzato", ha concluso.
Infine, Netanyahu ha ribadito di non avere alcuna intenzione di dimettersi anche dopo la fine dei combattimenti nella Striscia di Gaza: "L'unica cosa che voglio lasciarmi alle spalle è Hamas", ha risposto ad una domanda dei giornalisti in conferenza stampa. Il sostegno dell'opinione pubblica a Netanyahu, già in calo per le disavventure giudiziarie del premier, è precipitato dopo gli attacchi di Hamas del 7 febbraio scorso, di cui viene ritenuto fra i principali responsabili insieme ai vertici militari e dei servizi.
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan intanto, è tornato ad attaccare Israele paragonando il premier Benjamin Netanyahu ad Adolf Hitler. Durante un discorso tenuto in occasione di una cerimonia di premiazione, Erdogan si è espresso in questo modo: "Per 80 giorni abbiamo visto tutti i valori dell’umanità essere uccisi davanti ai nostri occhi. Abbiamo visto i campi nazisti israeliani negli stadi, giusto? Cos'è questo? In cosa è diverso da Hitler? Netanyahu - ha aggiunto - è più ricco di Hitler e riceve il sostegno dell’Occidente. Dagli Stati Uniti arrivano tutti i tipi di sostegno. E con tutto questo sostegno, cosa hanno fatto a più di 20.000 abitanti di Gaza? Li hanno uccisi".
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