16 Dicembre 2023
Fonte foto: Lapresse.it
Tre ostaggi israeliani sono stati uccisi "per un tragico errore" dall'Idf. A darne notizia è il portavoce militare, Daniel Hagari. La notizia ha creato forte imbarazzo e soprattutto grandi proteste a Tel Aviv, dove in centinaia si sono riversati nelle strade e nelle piazze della città per chiedere al governo Netanyahu di trovare un accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi ancora prigionieri nella Striscia di Gaza. "Durante combattimenti – ha detto Hagari – un’unità dell’esercito ha identificato per errore tre israeliani come una minaccia. L’unità ha aperto il fuoco in loro direzione ed essi sono rimasti uccisi. Subito si è creato un sospetto". Stando alla versione del portavoce militare, Hamas avrebbe inviato contro i soldati israeliani alcuni terroristi suicidi, che sembravano disarmati.
"Un tragico errore". L'Idf ha ucciso tre ostaggi israeliani durante i combattimenti a Shujaia, nel centro della Striscia di Gaza. Stando alla versione fornita dall’esercito di Tel Aviv, i soldati israeliani hanno scambiato i prigionieri per sospetti terroristi e hanno sparato. La versione data dal portavoce militare Daniel Hagari, prende in considerazione l'ipotesi che i tre si erano appena liberati oppure sono rimasti incustoditi durante i combattimenti in città. L'Idf si è preso la piena responsabilità per quanto accaduto, ma questo non è bastato per placare le proteste a Tel Aviv, dove in centinaia sono scesi nelle strade e nelle piazze per chiedere un accordo per il rilascio di tutti gli ostaggi. "Durante combattimenti – ha detto Hagari – un’unità dell’esercito ha identificato per errore tre israeliani come una minaccia. L’unità ha aperto il fuoco in loro direzione ed essi sono rimasti uccisi. Subito si è creato un sospetto". Stando alla versione del portavoce militare, Hamas avrebbe inviato contro i soldati israeliani alcuni terroristi suicidi, che sembravano disarmati. Un'altra versione presa in considerazione è che i tre giovani indossassero capi di abbigliamento palestinesi.
I tre ostaggi uccisi per errore sono Yotam Haim, Samer Talalka e Alon Shamriz. Yotam Haim era stato rapito dal kibbutz di Kfar Aza durante l’attacco di Hamas del 7 ottobre. Aveva 28 anni ed era un batterista di una gruppo heavy metal, i Persephore. Samer Fouad Talalka è stato rapito lo stesso giorno dal kibbutz di Nir Am. Aveva 22 anni e quando i miliziani di Hamas sono entrati nella comunità era al lavoro in una fattoria. Il terzo ostaggio ucciso è Alon Shamriz, 26 anni, anche lui residente nel kibbutz di Kfar Aza e rapito il 7 ottobre. Era uno studente di ingegneria informatica.
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