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Putin: "Schwab bersaglio militare legittimo, il fondatore del Forum di Davos è un terrorista globalista"

Duro attacco del leader russo al fondatore del Forum di Davos Shwab, descritto come "terrorista globalista" e preso quale bersaglio rappresentativo per un affondo diretto all'intero sistema neoliberale

06 Ottobre 2023

Putin: "Schwab bersaglio militare legittimo, il fondatore del Forum di Davos è un terrorista globalista"

Vladimir Putin, Klaus Schwab; Fonte: Wikimedia Commons

Si è tenuta giovedì 5 ottobre a Sochi, in Russia, la sessione plenaria del 20esimo meeting del Club di Discussione Internazionale Valdai, summit annuale e think tank russo fondato nel 2004 e specializzato nell'analisi della geopolitica globale. Secondo molti osservatori, gli eventi del Club sono un ormai strumento della comunicazione del Cremlino rivolta al fronte interno della Federazione: numerosi, a questo proposito, gli interventi rilasciati dal Presidente Putin tesi a definire la linea di Mosca all'opinione pubblica russa.

Putin al Club Valdai attacca Klaus Schwab, escluso il dialogo con l'occidente senza l'abbandono della dottrina globalista

In questa prospettiva, quindi, si pone l'interesse internazionale per quanto affermato giovedì dallo zar a Sochi, in un discorso di rara crudezza nei confronti delle cosiddette "élite del nuovo ordine mondiale", un ordine secondo Putin ormai fallito ed i cui "giorni sono contati".

Tema principe del summit del 2023, in sintesi, lo scontro (manifesto dal 24 febbraio 2022) tra la tendenza accentratrice filo occidentale e le spinte multipolari di cui la Russia intende farsi portavoce (tra i portavoce). Bersaglio prescelto dal leader della Federazione, quelli che definisce "globalisti terroristi", ovvero i membri di quella "élite del nuovo ordine mondiale" di cui sopra.

Ad essere citato, in particolare, è uno dei principali simboli di una globalizzazione neoliberale da trent'anni calata nei panni di stella polare delle relazioni internazionali, il fondatore del World Economic Forum (Wef), o semplicemente Forum di Davos, Klaus Schwab. Nelle parole di Putin, oltre ad essere inserito nella categoria dei "terroristi globalisti", Schwab viene indicato, insieme ad altri totem del neoliberalismo, quale "legittimo bersaglio militare".

Un messaggio alla Russia, quello di Putin, quello secondo cui non potrà, nel prossimo futuro, esserci apertura nei confronti dell'occidente, non finché l'occidente continuerà a farsi portatore del "verbo globalista", almeno. Un messaggio, poi, al mondo: quella in Ucraina è stata la guerra che ha scoperchiato i malumori che il modello economico a guida Usa aveva cercato di nascondere per trent'anni, la sua conclusione (qualunque essa sia) non basterà a richiudere il vaso di Pandora. 

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