08 Settembre 2023
Fonte: La Vie Eco
Elon Musk, il miliardario eccentrico noto per le sue stravaganze, è al centro dell'attenzione ancora una volta, ma questa volta per una controversa decisione che ha svelato una biografia in uscita il prossimo 12 settembre, scritta da Walter Isaacson, che ha seguito da vicino il fondatore di SpaceX e Tesla per due anni. La biografia, che sarà disponibile anche in Italia con Mondadori, rivela un momento piuttosto sorprendente nella vita di Musk.
Il libro rivela che nel 2022 Elon Musk avrebbe ordinato la disattivazione della rete di comunicazione satellitare Starlink, situata nei pressi della costa della Crimea, con l'obiettivo di impedire un potenziale attacco ucraino alla flotta russa. Un'informazione rimasta segreta fino a qualche giorno fa. Con la rete satellitare spenta, i droni sottomarini carichi di esplosivi che si stavano avvicinando alla flotta russa "hanno perso il collegamento e sono andati alla deriva senza causare danni".
Il manager di Tesla dice però che la sua scelta non è stata dettata da ragioni politiche. In passato, l'imprenditore si è spesso dichiarato apolitico e ha manifestato un disinteresse per le ideologie. Spesso ironizza infatti su argomenti di attualità e politica, dichiarandosi "un businessman". Sembrerebbe quindi che la sua mossa strategica sia stata guidata da preoccupazioni pragmatiche: Musk temeva che la Russia avrebbe potuto rispondere a un attacco del genere in Crimea con armi atomiche, una preoccupazione che aveva sviluppato durante alcuni colloqui con dei funzionari russi. Elon spiega infatti che il suo intento era quello di evitare una possibile "mini Pearl Harbor".
In seguito alla chiusura dei satelliti Starlink, gli ucraini si sono trovati nella condizione di implorare Elon Musk di riattivare la rete, ma il colosso di Tesla sembra aver intrapreso un'altra direzione. Musk ha infatti ribadito di non aver risposto alla richiesta delle autorità governative di Kiev di attivare Starlink fino a Sebastopoli. Ha chiarito che accogliere tale richiesta avrebbe implicato un coinvolgimento diretto di SpaceX in un atto di guerra e nell'escalation del conflitto, una scelta che pare voler a tutti i costi evitare anche in futuro.
Tra le altre informazioni, la biografia precisa che i satelliti Starlink forniti da SpaceX sono stati inizialmente consegnati a Kiev e hanno svolto un ruolo cruciale nelle operazioni militari ucraine.
All'inizio dell'invasione russa del 2022, Musk aveva infatti autorizzato la fornitura di milioni di dollari di terminali Starlink all'Ucraina, che erano diventati di vitale importanza per le truppe di Kiev. Tuttavia, quando l'Ucraina ha iniziato a utilizzarli per attacchi offensivi contro la Russia, Musk ha iniziato a nutrire dubbi sulle possibili implicazioni. Ha espresso il suo sconcerto riguardo al coinvolgimento di Starlink in un conflitto armato, sottolineando che la sua concezione originaria era quella di fornire connettività per scopi pacifici come l'accesso a internet, Netflix per l'istruzione e il tempo libero, non per scopi bellici come gli attacchi con droni.
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